Sono circa 50 quest’anno i giovani ‘ambasciatori di pace’ del Saharawi accolti, insieme ai loro accompagnatori, nella sede della Presidenza della Regione Toscana dalle assessore al sociale ed alla cooperazione internazionale Serena Spinelli e all’istruzione ed alle relazioni internazionali Alessandra Nardini.
La delegazione Saharawi è stata guidata da Abdallahi B. Mohamed Salem, rappresentante del Fronte Polisario in Toscana. Presenti all’incontro anche rappresentanti della Rete Saharawi ODV, il piccolo Bachir, bambino del popolo Saharawi da anni in Toscana per motivi sanitari, rappresentanti delle associazioni che si sono occupate dell’accoglienza e delegati dei Comuni che hanno ospitato o stanno ospitando i bambini.
“In un momento come questo – ha detto l’assessora Spinelli, salutando la delegazione – mentre qualcuno vorrebbe far passare l’idea che si debba restare ‘a casa propria’, io vorrei dire che sono felice di vedervi qui e che vorrei che sentiste la Toscana anche come casa vostra, una casa accogliente che grazie all’attenzione ed al lavoro delle associazioni e delle istituzioni che vi accompagnano continua ad avere gli occhi aperti sulla causa del popolo Saharawi e con esso porta avanti una lunga tradizione di rapporti e cooperazione".
“Da anni sono legata alla causa del popolo Saharawi – ha detto l’assessora Nardini dando il benvenuto ‘alle piccole ambasciatrici e ai piccoli ambasciatori di pace’ – e per me accogliervi di nuovo qui è anche un modo per ricordare Giorgio Savini, uno dei volontari più attivi nell'associazione Hurria sul fronte della solidarietà con il popolo Saharawi, scomparso solo pochi mesi fa. E’ grazie a persone come Savini che i riflettori sul diritto all’autoderminazione del popolo Saharawi non si sono mai spenti. Confido davvero che voi bambine e bambini possiate arrivare a vedere finalmente riconosciuto, dopo tanti, troppi, anni, il diritto all'autodeterminazione del vostro popolo e che possiate tornare in Toscana per affetto e per piacere, non costretti dalla necessità di ricordare al mondo la battaglia che continuate, pacificamente, a portare avanti. Voglio ringraziare di cuore le Amministrazioni comunali e tutte le associazioni toscane che in questi anni hanno portato avanti progetti e attività di accoglienza estiva, sono felice e orgogliosa di poter collaborare, con l'assessora Spinelli, insieme a loro”.
Quest’anno i bambini Saharawi, accolti grazie alle associazioni Arci 690 di Cascina, ‘Ban Slout Larbi’ di Sesto Fiorentino, ‘Hurria’ di San Miniato-Fucecchio, Saharawinsieme, Comitato Selma 2’ di Pontassieve e Firenze sud, saranno ospiti di numerosi Comuni toscani tra cui Bagno a Ripoli, Calenzano, Castelfiorentino, Certaldo, Dicomano, Empoli, Firenze, Fucecchio, Greve in Chianti, Impruneta, Montemurlo, Montespertoli, Pontassieve, Prato, Scandicci, Sesto Fiorentino, Rufina, Vaglia e dall’Unione dei Comuni del Chianti. I bambini alterneranno momenti ludici e di svago con momenti più impegnati ed incontri istituzionali.
Il progetto di accoglienza, che ogni estate da quasi 40 anni consente ad un folto gruppo di bambini del Saharawi di trascorrere un periodo di vacanza in Toscana, è stato ripristinato lo scorso anno dopo la sospensione nel periodo della pandemia.
Nel corso degli anni oltre 3.000 bambini Saharawi hanno trascorso un’estate in Toscana, esperienza che ha rafforzato il legame fra il Popolo Saharawi e la regione, che lo sostiene nella sua battaglia per l’indipendenza e la libertà.