Istituzioni
8 settembre 2013
15:06

Bugli: Suvignano è un simbolo, occorre una gestione socialmente condivisa

FIRENZE – "Dopo un manifestazione come questa abbiamo qualche responsabilità in più: rafforzare la nostra azione per la legalità e contro le mafie, ottenere il giusto utilizzo per questa tenuta, fare in modo che tutti i beni sequestrati abbiano una gestione culturale, sociale ed economica positive e siano autosufficienti. Pensiamo dunque ad un percorso concreto all'interno del quale evitare la messa all'asta di Suvignano, predisporne una gestione efficiente, che faccia crescere l'occupazione, l'economia del territorio e i valori della legalità e aprire contemporaneamente una fase di nuova attenzione alla legalità stessa, alla lotta alle mafie, coinvolgendo le istituzioni e la società toscana e valutando se non sia il caso di produrre anche una nuova legge regionale toscana sulla legalità".

E' questo uno dei passaggi chiave dell'intervento che l'assessore regionale alla presidenza, Vittorio Bugli, ha pronunciato alla manifestazione che si è svolta oggi a Suvigniano per chiedere che la tenuta, sequestrata alla mafia, non sia posta in vendita, ma sia possibile realizzare il progetto che ne prevede l'utilizzo da parte delle istituzioni locali e delle associazioni.

"Questa tenuta enorme, la più grande del centro-nord, è un bene che dimostra e simboleggia il potere e la forza della criminalità organizzata, che cosa è in grado di fare anche nella nostra Toscana, e quindi nel centro e nel nord d'Italia. Ma anche come sia possibile sconfiggerla. Ecco perché qui non si può correre il rischio andare verso una destinazione diversa da quelle previste prioritariamente dalla legge La Torre. Una legge che, ricordo, ha preso tal nome perché quel parlamentare, quel grande uomo, ha perso la propria vita proprio per questi valori".

E, ringraziando Franco la Torre (il figlio dell'onorevole Pio, assassinato nel 1982 dalla mafia e padre della legge sul sequestro dei beni mafiosi) per la sua presenza, l'assessore ha ricordato poi come in Toscana siano 57 i beni sequestrati alle organizzazioni criminali, 32 dei quali sono stati consegnati dall'Agenzia nazionale ai soggetti che dovranno gestirli mentre sono ancora molti quelli per i quali non è ancora definita una gestione futura.

"Il nostro compito – ha aggiunto l'assessore Bugli – è quello di far funzionare e mettere a reddito queste aziende anche coinvolgendo il privato, ma in una gestione chiara, trasparente, redditizia, facendoli divenire luoghi di educazione alla legalità. Grazie quindi per essere qui e per la vostra presenza che è grande, spontanea e qualificata".

L'assessore ha ricordato infine la disponibilità del viceministro Filippo Bubbico, manifestata al Presidente Rossi, a riconsiderare la decisione di mettere all'asta la tenuta di Suvignano. La prossima settimana è infatti previsto l'incontro per esaminare il progetto presentato da Regione Toscana e Enti locali per la gestione dell'azienda agricola e Bugli si è detto fiducioso nel suo accoglimento grazie all'impegno che la Regione, a partire dal suo Presidente, sta mettendo in questo.Ha ringraziato poi per il sostegno che stanno dando alcuni parlamentari, dicendosi certo che saranno a fianco di queste iniziative anche nei prossimi giorni, come hanno dimostrato alcuni di essi con la loro presenza alla manifestazione.