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7 ottobre 2013
16:24

Bugli: "Con il 'Durc' condiviso vita più semplice per le aziende". Firmata intesa con Inail e Inps

FIRENZE – Vita più semplice e meno scartoffie e burocrazia per le aziende che lavorano con il pubblico: il Durc - ovvero il documento che certifica la regolarità dei versamenti contributivi, quel foglio che attesta che un'azienda non paga a nero i propri dipendenti perché versa con regolarità i contributi per pensione e infortuni - il Durc appunto, vola su una nuvola informatica e diventa condiviso.  

"Ad un'azienda basterà produrre una sola volta il documento e non tante volte quanti sono i suoi committenti" spiega l'assessore alla presidenza della Toscana, Vittorio Bugli. "I Durc richiesti da soggetti pubblici toscani – aggiunge -finiranno in un archivio condiviso e un Durc regolare, nel periodo di validità, potrà essere utilizzato per più procedimenti." Può sembrare l'uovo di Colombo, ma finora non era così.  

Accadrà invece a breve grazie all'intesa firmata oggi dalla Regione con l'Inps e l'Inail assieme alle parti sociali e alle associazioni di categoria. Entro mese Inail e Regione definiranno come i relativi sistemi informatici potranno comunicare, dopodiché spetterà alla Regione Toscana realizzare la piattaforma informatica per verificare l'esistenza di un Durc regolare e in corso di validità, cioè emesso da non più di 120 giorni, e in caso affermativo permetterne l'estrazione di una copia e stamparla.

"Si tratta di un passo avanti verso la semplificazione - commenta Bugli -: grazie alla tecnologia, facendo parlare tra loro branche diverse della pubblica amministrazione".

Un'azienda che ha un appalto pubblico è obbligata a produrre il Durc se vuole essere pagata. E' così dal 2007. Lo stesso è per un'impresa che lavora per privati ma ha magari sovvenzioni comunitarie oppure vuol usufruire di particolari agevolazioni. Produrre un solo Durc velocizzerà i tempi.