FIRENZE - "La Regione c'è. E fa da spinta e collante per una politica industriale dei servizi". Questa la risposta dell'assessore alla presidenza della Regione Toscana Vittorio Bugli alle richieste formulate da Confeservizi Cispel Toscana e dal suo presidente Alfredo De Girolamo nel convegno che si è svolto in mattinata nell'Auditorium del Monte dei Paschi in via de Pecori.
"Sulle politiche industriali e di concentrazione la Regione c'è, ora andiamo avanti rapidamente anche nei settori delle vostre associate! - ha detto Bugli - Prendo due esempi sui quali abbiamo certificato la nostra convinzione sulla necessità di spingere verso avanzate politiche industriali e di aggregazione a livello toscano. Il primo è il sistema aeroportuale toscano. Abbiamo deciso per un'azienda unica toscana e abbiamo giocato con forza le nostre quote di capitale, seppur non di maggioranza, per raggiungere quell'obiettivo, esponendoci anche a contrasti importanti. Credo sia inconfutabile".
"Il secondo esempio - ha proseguito l'assessore regionale - è la gara unica per il TPL, dove siamo l'unica regione in Italia che a inizio anno nuovo confidiamo abbia un unico gestore per 100 mila chilometri di servizio e 300 milioni l'anno di risorse per 10 anni. Anche su questo si può dire che dove abbiamo le leve per pesare e procedere abbiamo dimostrato quanto crediamo alle politiche industriali di concentrazione".
"Ora occorre procederepiù speditamente - ha continuato Bugli nel suo intervento - anche per acqua, rifiuti ed energia. Nel settore idrico dobbiamo fare investimenti per quasi 2 miliardi che sarebbero ossigeno anche per la ripresa. Le aziende sono a capitale dei comuni e dei privati. Se si ritiene importante, come lo è, che per fare questi investimenti occorra un soggetto industriale unico, noi siamo perché lo si faccia. Tant'è che in questo senso abbiamo approvato a suo tempo la legge che prevede un unico ATO toscano. Non solo, ma se il pubblico vuole opportunamente costruire una aggregazione propria per spingere con più forza verso l'aggregazione complessiva, noi siamo disponibili a entrare e dare forza concreta all'idea".
Anche sui rifiuti è opportuno, secondo Bugli, che in tutti e tre gli ATO siano chiuse le gare per la scelta del gestore nei tempi di legge, già dilatati e quindi inderogabili. "Nel frattempo è in ultimazione l'approvazione del Piano Regionale dei Rifiuti e stiamo anche approvando una norma che riporti alla regione l'approvazione dei piani di ambito per snellire le procedure e favorire i processi".
"Acqua, rifiuti, Energia sono settori nei quali servono grossi investimenti - ha concluso l'assessore alla presidenza - La fragilità del territorio, il rischio idraulico, l'emergenza idrica, il riutilizzo dei rifiuti, il coefficientamento energetico, la riqualificazione urbana sono le politiche che abbiamo messo come prioritarie nei programmi comunitari 2014-2020. Politiche decisive per trasformare fragilità in inderogabili occasioni di crescita e sviluppo. Avere soggetti industriali forti ed efficienti tra i partner fondamentali per mettere gambe ai finanziamenti comunitari non è solo positivo, ma necessario. Dunque cerchiamo di farci trovare pronti. La Regione è disponibile a dare una mano, è a disposizione, ma servono azioni decise da parte di chi detiene le proprietà. Sappiamo che non è facile, che sono percorsi faticosi, ma sappiamo anche che vi è un ritardo rispetto ad altre realtà nazionali e alle realtà europee".