Economia
Lavoro
25 settembre 2013
14:58

Bruxelles, Toscana, Marche e Umbria discutono sugli strumenti finanziari per le imprese

FIRENZE Gli strumenti finanziari europei per le imprese 2014-20120: questo il tema del seminario che si svolge oggi e domani a Bruxelles, organizzato dalle Regioni Marche, Toscana e Umbria con la presenza, fra gli altri, di commissari europei, amministratori e tecnici delle tre regioni e della commissione Ue, rappresentanti della Banca europea per gli investimenti e rappresentanti del sistema bancario. 
Il seminario, in videoconferenza, sar accessibile anche in diretta streaming su www.toscana-notizie.it.    
Si tratta di una occasione per fare il punto e dare informazioni anche di tipo tecnico sulle politiche, i programmi e le modalit di accesso del nuovo periodo di programmazione dei fondi, che parte dal gennaio prossimo fino alla fine del 2020. Domani, in particolare, verr affrontato il tema dell'azione delle banche e degli intermediari finanziari nel sostenere le imprese favorendone l'accesso al credito.   
La Commissione Ue, con la nuova programmazione dei fondi, punta a spendere in modo diverso, guardando maggiormente ai risultati e all'efficacia, concentrandosi sulla realizzazione del programma generale Europa 2020. Il filo conduttore della nuova programmazione la crescita intelligente, sostenibile e inclusiva. 
Fra le proposte relative ai finanziamenti in via diretta per il periodo 2014-2020 un posto di primo piano va al programma "Horizon 2020": un quadro strategico comune per la ricerca, l'innovazione" dotato di un budget pari a 80 miliardi di euro, intende  eliminare la frammentazione e garantire pi coerenza, anche con i programmi di ricerca nazionali. Una caratteristica della nuova strategia di finanziamento della ricerca sar il maggiore ricorso a strumenti finanziari innovativi.
E' una sfida con cui anche le Regioni stanno cimentandosi. 
 
"Gli strumenti di ingegneria finanziaria afferma l'assessore alle attivit produttive della Regione Toscana Gianfranco Simoncini - hanno visto, negli anni, crescere la loro importanza di pari passo con l'indebolirsi delle soluzioni pi tradizionali di accesso al credito da parte del sistema produttivo toscano. Oggi come oggi si possono considerare uno dei processi chiave per la messa a punto di soluzioni ai problemi finanziari delle piccole e medie imprese. In questo scenario, i fondi strutturali hanno un ruolo fondamentale nel finananziamento di questi strumenti. La Toscana li ha fortemente utilizzati  con la scorsa programmazione, in particolare, per implementare i fondi rotativi favorendo l'abbandono dei contributi a fondo perduto. Il loro ruolo sar ancora pi strategico in futuro e con la prossima programmazione 2014-2020 e la Toscana intende farne una leva fondamentale per lo sviluppo".    
 
Sulla stessa lunghezza d'onda l'assessore allo sviluppo economico e attivit produttive della Regione Umbria Vincenzo Riommi. "Le risorse della nuova stagione di programmazione dei fondi   europei rappresentano per noi Regioni, di fatto,  gli unici strumenti che abbiamo per attuare politiche di sviluppo e di crescita. E' essenziale per l'Umbria attivare al meglio tali risorse, esplorando ogni opportunita'per attrarre finanziamenti su programmi e progetti a forte impatto ,cercando di contrastare il processo di riduzione della base produttiva conseguente al declino economico e riprendere il percorso di sviluppo a favore delle imprese che crescono innovano e si internazionalizzano".
 
L'iniziativa congiunta delle regioni Umbria Toscana e Marche si muove nella direzione di un approfondimento delle conoscenze e dei temi sui quali in prospettiva potranno essere costruiti strumenti ed opportunit per il sistema produttivo delle tre regioni, nonch iniziative comuni di livello sovra regionale.  
"I prossimi giorni - commenta l'assessore alle attivit produttive della Regione Marche, Sara Giannini ci vedranno impegnati nella predisposizione di documenti per la prossima programmazione comunitaria: l'esperienza ed i risultati di quella attuale ci inducono a continuare nella policy regionale verso l'innovazione, l'internazionalizzazione, l'accesso al credito, il capitale umano, la semplificazione secondo il principio dello Small Business Act, l'approccio calibrato sulle piccole imprese. L'auspicio che l'impianto normativo della prossima programmazione si dimostri all'altezza dei compiti che l'Europa si data verso il 2020, introducendo elementi di flessibilit e di sinergia tra i diversi fondi strutturali. La Regione Marche ha fatto la sua parte, approvando sia uno specifico Piano dell'innovazione, sia le linee guida della strategia per le piccole imprese, vedendosi anche riconosciuto il premio di Regione Imprenditoriale europea per l'anno 2014". 
L'auspicio che viene dalle tre Regioni quello di una veloce definizione delle procedure amministrative che coinvolgono Governo e Commissione europea, affinch le nuove risorse possano essere impiegate in modo semplice e tempestivo, ed agevolare quella ripresa economica, che comincia ad affacciarsi in diversi paesi europei.