Oltre un milione e mezzo di euro per il funzionamento di biblioteche e archivi. Lo ha stanziato la giunta regionale a favore dei servizi ordinari delle dodici reti documentarie toscane (1,2 milioni euro) e per i servizi supplementari a carattere regionale di istituti bibliotecari specializzati (310mila euro).
I”Abbiamo garantito lo stanziamento dei fondi necessari al funzionamento ordinario – spiega il presidente della Regione Eugenio Giani – perché siamo consapevoli del fatto che, se i cittadini e le cittadine della nostra regione hanno l’opportunità di informarsi e formarsi in modo permanente e continuo nelle biblioteche e negli archivi, anche nelle aree più deboli del territorio regionale, molto lo devono proprio a questo contributo che rende possibile l’accesso quotidiano ai cataloghi delle reti, al catalogo toscano BiblioToscana (https://biblio.toscana.it), al servizio di prestito di libri e materiale digitale anche interbibliotecario, alle diverse attività di promozione culturale in ambito archivistico e bibliotecario e in genere ai servizi digitali, interculturali e per bambini e ragazzi diffusi capillarmente sul territorio”.
In particolare, i servizi a carattere regionale ai quali tutti i cittadini possono liberamente accedere sono il Centro regionale di servizi per le biblioteche dei ragazzi, gestita dalla Biblioteca Terzani di Campi Bisenzio, duramente colpita dall’alluvione dello scorso novembre; il Polo regionale di documentazione interculturale, che fa capo all'Istituto culturale e di documentazione Lazzerini di Prato, che assicura consulenza e aggiornamento professionale in merito ai servizi bibliotecari e documentari interculturali, il prestito di libri nelle lingue dei migranti anche nelle biblioteche in carcere; il Progetto “Libri in rete”, che organizza il prestito interbibliotecario fra le reti documentarie toscane, coordinato dalla Biblioteca comunale di Empoli; il Progetto biblioteca digitale toscana, gestito dalla biblioteca Lazzerini di Prato e dal Sistema documentario integrato dell'area fiorentina del Comune di Firenze; il progetto “Biblioteca sociale in carcere”, portato avanti da anni da parte del Comune di Firenze-Biblioteche fiorentine nel carcere di Sollicciano.
Accreditati in base ai requisti previsti dalla normativa regionale, i soggetti destinatari delle risorse regionali sono stati valutati tenendo conto di criteri che fanno riferimento soprattutto alla qualità dei servizi bibliotecari offerti in termini di “sistema”, secondo quanto previsto da una delibera della giunta regionale.
Si tratta dunque di un intervento di carattere ordinario e strutturale che assicura, mediante un’economia di scala a livello regionale, un accesso ampio, capillare e diffuso all’informazione e alla lettura da parte degli utenti delle biblioteche e degli archivi toscani e potenzialmente di tutta la cittadinanza, anche delle aree più deboli e fragili delle 12 Reti che territorialmente coprono le 10 province toscane (una per ogni provincia, a eccezione di quella di Firenze che ne ha 3).