Hanno accettato di fare rete e ora ben 246 progetti in ambito sociale e sociosanitario presentati da realtà del terzo settore toscano accederanno ai contributi dell’apposito bando regionale, che prevedeva come condizione necessaria la presentazione di progetti condivisi da almeno tre realtà diverse. E’ questo l’esito del bando regionale che ha messo a disposizione circa 5 milioni e mezzo di risorse.
I 56 progetti presentati da almeno 5 tra organizzazioni di volontariato, associazioni di promozione sociale e fondazioni del Terzo settore diverse hanno potuto accedere alla tranche più alta di contributi (la fascia A, che riceverà finanziamenti fino a circa 50.000 euro), 190 progetti, presentati da almeno 3 realtà, sono rientrati invece nella fascia B (con contributi fino a circa 25.000 euro).
I soggetti capofila dei progetti finanziati sono in 124 casi associazioni di promozione sociale (APS), in altri 106 si tratta di organizzazioni di volontariato (ODV), mentre per 16 progetti si tratta di Fondazioni del terzo settore. A questi si aggiungono i vari soggetti partner, come previsto dal bando, che fanno arrivare a 964 il totale degli enti del terzo settore complessivamente coinvolti nei progetti. Adesso dovranno subito mettersi all’opera rispetto al progetto presentato: l'avvio dovrà avvenire entro 30 giorni dalla comunicazione di concessione del contributo, mentre la durata massima delle proposte progettuali non potrà superare il 31 dicembre 2024.
“La novità del bando, che ha avuto l’obiettivo di favorire la costruzione di reti territoriali, è stata raccolta dalle realtà del terzo settore toscano, che hanno dimostrato la disponibilità e la capacità di fare squadra” - dichiara l’assessora regionale alle politiche sociali Serena Spinelli - “La sfida è stata quindi premiata e adesso si potrà tradurre in progetti più forti e più capaci di incidere positivamente sulle nostre comunità, grazie a sinergie e collaborazioni che mettono insieme persone, competenze e sensibilità. Questo va nella direzione di un nuovo welfare di comunità, basato sulla capacità di attivare a pieno le energie presenti sui territori e su un rinnovato rapporto tra enti locali e terzo settore, così da generare servizi e allo stesso tempo opportunità per le persone, a partire dalle situazioni di fragilità e da aumentare gli effetti sull’inclusione e la coesione sociale”.
“Per la Regione Toscana il terzo settore rappresenta un patrimonio di inestimabile valore e anche con questo bando si è voluto confermare il sostegno al suo ruolo decisivo, in questo caso per le politiche sociali e sociosanitarie regionali, sempre prezioso e ancor più in una fase di crisi socioeconomica come quella attuale, in cui i bisogni crescono e richiedono risposte sempre più complesse e integrate” - ha concluso l’assessora Spinelli.
I progetti presentati e finanziati riguardavano alcune precise macro aree: dalla lotta alla povertà al sostegno alle persone con disabilità e varie formi di fragilità, dalla lotta alle diseguaglianze di genere fino alla costruzione di progetti educativi equi e inclusivi.
La provincia nella quale sono risultati ammessi il maggior numero di progetti è quella di Firenze (77), seguita da Pisa (44), Lucca (24), Livorno e Prato (21), Grosseto (16), Pistoia (15), Arezzo (11), Siena (9) Massa Carrara (8).
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