FIRENZE - A due settimane dalla firma dell'accordo con le parti sociali che consente di dare un sostegno al reddito dei lavoratori che hanno perduto le tutele per la disoccupazione involontaria e a una settimana dalla pubblicazione della delibera di Giunta che approva le nuove linee guida per gli ammortizzatori sociali in deroga, la misura è attiva e gli uffici regionali stanno già ricevendo ed istruendo le istanze dei cittadini.
Nelle aree di crisi
In particolare, per i lavoratori licenziati da sedi produttive ubicate nelle quattro aree di crisi di Livorno, Piombino, Massa Carrara e Amiata, l'accordo prevede la possibilità di concedere tre mesi di mobilità aggiuntiva a chi ha terminato le misure di sostegno al reddito negli ultimi 12 mesi (entro il 31dicembre 2016) e anche per chi esaurirà l'indennità di mobilità ordinaria entro aprile 2017.
Nel resto della Toscana
Nell'intero territorio regionale, invece, potranno essere garantiti tre mesi aggiuntivi a chi esaurisce la mobilità entro la fine dell'anno, a partire dall'8 ottobre 2016, data in cui è entrato in vigore il decreto del Ministero.
Patto di servizio
Oltre 220 di lavoratori si sono già rivolti ai Centri per l'Impiego per la presentazione della domanda e per la definizione di un percorso di politiche attive attraverso la sottoscrizione del Patto di Servizio personalizzato.
Mobilità in deroga
La nuova misura prevede anche la possibilità di accedere alla mobilità in deroga per i lavoratori che esauriscono l'indennità di mobilità ex L.223/91 dal 31 dicembre 2016 al 30 aprile 2017, purché presentino domanda entro il prossimo 16 dicembre. Tale scadenza è necessaria per poter consentire alla Regione di emettere i relativi provvedimenti entro la fine dell'anno, così come disposto dal ministero del Lavoro.
Rivolgersi ai CPI
La Regione sollecita coloro che hanno concluso la mobilità negli ultimi 12 mesi nelle aree di crisi di Livorno, Piombino, Massa Carrara e Amiata di rivolgersi ai Centri per l'Impiego a presentare domanda di riconoscimento del periodo di mobilità aggiuntiva.