Ambiente
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26 giugno 2018
18:11

Arcipelago pulito, a Bruxelles la Toscana chiede risorse e una direttiva europea

BRUXELLES Risorse per allargare la sperimentazione e una direttiva europea che obblighi gli Stati membri a dotarsi di leggi che consentano ai pescatori di raccogliere i rifiuti in mare. La Toscana cerca in Europa strumenti per dare gambe ad un progetto, "Arcipelago Pulito", che gi , dopo due mesi, una buona pratica, presentato oggi a Bruxelles al commissario all'ambiente maltese Vella e al Parlamento europeo.  

"Il nostro obiettivo  - spiega l'assessore alla presidenza della Toscana, Vittorio Bugli - arrivare ad avere norme che consentano ai pescatori di raccogliere i rifiuti che rimangono impigliati nelle loro reti. Per questo stiamo predisponendo una proposta di legge al Parlamento italiano, che si accompagner ad una petizione e al coinvolgimento dei cittadini nell'elaborazione".

"Ma qui a Bruxelles aggiunge - siamo anche perch ci sia una pressione dall'alto dell'Europa, attraverso una direttiva che imponga agli Stati membri di riempire il vuoto normativo alla quale sta lavorando l'onerevole Bonaf . Abbiamotrovato molta attenzione anche da parte del commissario Vella".

L'altro obiettivo quella di allargare il progetto, possibilmente a tutta la Toscana.  "Per far questo spiega Bugli c' per bisogno di maggiori risorse, sia per l'attivit in mare che per l'eduzione ambientale, essenziale in questa battaglia, a partire dai giovani e dalle scuole". Le plastiche che finiscono in mare arrivano infatti dai fiumi e la terra ferma, solo in pochi casi dalle barche. "Sull'educazione stiamo gi lavorando dice ancora Bugli - e anche su questo il commissario europeo ha dimostrato sensibilit ".

"Il nostro progetto in fondo un'iniziativa semplice, ma cos che a volte si risolvono i grandi problemi -  conclude ed ha trovato sponda nel lavoro che la Regione sta portando avanti sul tema dell'economia collaborativa e circolare, dove tutela dei beni comuni, impegno attivo per l'ambiente, sostegno alla competitivit toscana e alle produzioni locali sono parole d'ordine che si ripetono gi in molte esperienze".


"Aver portato il progetto "Arcipelago Pulito" come best practice toscana in Europa un onore" dichiara l'europarlamentare Simona Bonaf , che ha organizzato l'evento al Parlamento europeo, anche lei presenti all'incontro con il commissario.  "Rappresenta  - sottolinea - il segno tangibile di come sia fondamentale avere una visione a trecentosessanta gradi per affrontare i problemi ambientali. Soggetti diversi fra loro hanno saputo infatti in questo caso fare squadra con un preciso obiettivo: tutelare la salute del mare". "Fondamentale aggiunge stato  il coinvolgimento dei pescatori al fianco dei quali abbiamo deciso di schierarci, ponendo fine a un'assurdit , quella per cui se raccolgono i rifiuti finiti nelle loro reti ne diventano produttori, assumendosene gli oneri economici ma soprattutto giuridici". "L'attuale normativa conclude  - trasforma un comportamento virtuoso in una penalizzazione e in un costo". Inaccettabile.

Per questo l'europarlamentare ha presentato un emendamento per far recepire nella nuova direttiva europea sugli impianti portuali di raccolta per il conferimento dei rifiuti delle navi l'idea che sta alla base di "Arcipelago pulito", consentendo e incentivando i pescatori a portare a terra le plastiche che pescano accidentalmente. "L'Europa dice - segua l'esempio della Toscana".

A Bruxelles c'era anche la presidente di Unicoop Firenze, Daniela Mori. "Il progetto nato dal rapporto quotidiano della cooperativa con i pescatori che riforniscono i nostri supermercati spiega - Quando ci hanno raccontato che insieme al pesce dell'arcipelago toscano capitava di tirare spesso a bordo rifiuti e soprattutto plastica, Unicoop ha proposto di trovare una soluzione che ne impedisse il ritorno in mare e potesse invece garantirne il corretto smaltimento e quando possibile il riciclo". "Al progetto conclude - destiniamo parte del ricavato del centesimo che soci e clienti, per legge, dall'inizio dell'anno devono pagare per le buste in mater-b dell'ortofrutta. In questo modo tutti partecipano al progetto".

"Il progetto toscano originale ed esempio di una catena di solidariet " chiosa l'ammiraglio Tarsia della Capitaneria - Ora per dalla spontaneit dobbiamo passare all'obbligatariet ".