Diritti
Sociale
23 febbraio 2012
11:09

Approvato dal Consiglio il nuovo piano per la cittadinanza di genere

FIRENZE - Inserire l'ottica di genere in tutte le fasi di impostazione e programmazione delle politiche regionali, per contribuire a eliminare gli stereotipi di genere, rimuovere gli "svantaggi sistemici", costruire un sistema di azioni per la conciliazione vita-lavoro, sostenere l'imprenditorialit e le professionalit femminili, integrare le politiche per la cittadinanza di genere.

Questi gli obiettivi del Piano regionale per le politiche di genere 2012-2015 approvato a fine febbraio dal Consiglio regionale. Il piano, previsto dalla legge regionale 16 del 2009 sulla "Cittadinanza di genere", rappresenta lo strumento di programmazione in tema di pari opportunit e politiche di genere e d continuit alla precedente programmazione 2009-2010. Gli obiettivi individuati dal piano sono coerenti con le disposizioni comunitarie che mirano ad aumentare il tasso di occupazione femminile e a raggiungere un'effettiva parit uomo-donna sui versanti sociale ed economico.

"La questione di genere purtroppo non ancora risolta ha spiegato l'assessore al welfare Salvatore Allocca Ecco allora che ribadire gli obiettivi del superamento degli svantaggi sistemici che si registrano in tutti i settori, dal lavoro alla sanit , dalla scuola ai trasporti, non solo una questione di diritti ma di libert nei costumi, di contrasto agli stereotipi, di sviluppo della societ e della sua economia. Le politiche di genere si caratterizzano per la trasversalit rispetto a tutte le politiche regionali ed quindi importante coordinare le competenze tra le varie strutture, sia attraverso un'ottimizzazione della pianificazione che con l'utilizzo di risorse proprie, comunitarie, nazionali e locali".

Il piano mette a disposizione oltre 3 milioni e mezzo di euro fino al 2015, circa 900.000 euro per ogni anno.

Il piano regionale per la cittadinanza di genere 2012-2015