Si apre una nuova frontiera di cure per alcune forme di malattie tumorali. La Regione Toscana con una delibera di giunta ha infatti reso operativa la procedura che consentirà l'impiego di nuovi farmaci antitumorali di ultima generazione che serviranno per il trattamento delle neoplasie caratterizzate da fusione di geni Ntrk (Neurotrophic tyrosine receptor kinase).
Si tratta di medicinali che vanno a curare delle modifiche genetiche capaci di far sviluppare tumori.
Questi farmaci vengono definiti agnostici perché agiscono sul tumore indipendentemente dall'organo colpito.
La procedura approvata dalla Regione definisce il percorso che parte dal paziente suscettibile di utilizzo del farmaco agnostico e si sviluppa coinvolgendo varie figure professionali: l'oncologo, l'anatomopatologo, il farmacista ospedaliero, il palliativista.
Un vero e proprio team multidisciplinare che a livello di Area Vasta interviene quindi a interpretare gli esami diagnostici per decidere insieme all'oncologo il trattamento farmacologico.
“La finalità di questa procedura – spiega l’assessore regionale alla sanità Simone Bezzini - è quella di mettere in stretta collaborazione la fase diagnostica con la terapia in modo da poter ottenere i migliori risultati di cura. Seguire accuratamente le procedure necessarie è una garanzia per il paziente il quale deve sapere che le terapie innovative vengono utilizzate con tutte le cautele necessarie”.
“La scelta di introdurre queste nuove terapie rappresenta comunque un investimento importante – prosegue Bezzini - che facciamo con convinzione perché riteniamo sia necessario sempre dare ai cittadini il meglio delle terapie disponibili”.