FIRENZE – Al via i nuovi percorsi di istruzione tecnica superiore (ITS) per rispondere alle esigenze formative nelle filiere agribusiness, turismo, beni culturali, nautica, scienze della vita. E' una delle azioni correlate al processo di riforma della formazione su cui sta lavorando l'Assessore Emmanuele Bobbio -Assessore all'Istruzione Formazione Università e Ricerca- che in questa prospettiva ha integrato il precedente atto di programmazione, prevedendo oltre ai nuovi corsi, che potranno essere attivati da settembre , anche l'istituzione dei Poli tecnico professionali. Quest'ultimi, tra l'altro, sono oggetto di una sperimentazione che coinvolge oltre alla Regione , le scuole, l'Ufficio Scolastico Regionale, INDIRE, IRPET, Università, Imprese ed Agenzie Formative, in una sinergia di obiettivi e azioni.
"Con l'istituzione dei nuovi ITS – ha spiegato l'assessore – la Regione amplia l'offerta formativa, dopo una lunga fase di consultazione con il territorio, dando risposta alle esigenze emerse nei sistemi locali interessati. La proposta approvata dalla giunta ha il duplice obiettivo di rafforzare la governance territoriale in termini di coordinamento dell'offerta formativa e di sviluppare i percorsi di istruzione tecnica superiore che consentano la creazione di ulteriori figure professionali più attinenti alle richieste che provengono dal mondo delle imprese e che quindi possono dare un maggiore slancio all'occupazione giovanile. In particolare abbiamo deciso di puntare, in questa fase, sui settori dell'agribusiness, del turismo e dei beni culturali, della nautica e delle scienze della vita".
I percorsi ITS, che ricordiamo essere scuole di alta specializzazione tecnologica, si rivolgono a giovani diplomati e sono finalizzati alla formazione di profili specifici, a seconda delle esigenze delle imprese de territorio. La Regione, ad oggi, aveva già all'attivo 3 percorsi ITS, rispettivamente nelle filiere del Made in Italy-Sistema moda, della meccanica e dell'energia-ambiente. I percorsi hanno durata biennale.
"Questi nuovi percorsi – prosegue Bobbio – consentono di arricchire il ventaglio dei profili professionali ai quali, attraverso le fondazioni Its già operanti, potranno attingere le imprese che compongono le varie filiere produttive di quel territorio. Per esempio, il Made in Italy potrà contare su nuove figure professionali qualificate grazie ai percorsi per "tecnici del sistema casa" e dei "servizi trasversali alle imprese". Ci sarà inoltre spazio anche per alcuni profili che rigiardano il settore ICT".
"E' importante sottolineare – aggiunge l'assessore – che l'esperienza degli Its già esistenti, attivati a partire dal 2012, ha portato ottimi risultati dal punto di vista dell'occupazione, facendo registrare in alcuni casi e ancor prima della fine dei percorsi, punte di occupabilità pari all'85%.Per questo motivo la Regione intende investire su questi strumenti, anche grazie alle risorse del prossimo ciclo di programmazione del Fondo sociale europeo 2014-2020".