Agricoltura: primo bando per Progetti Integrati di Filiera con 90 milioni in dote

Agroalimentare
28 maggio 2015
18:11

Agricoltura: primo bando per Progetti Integrati di Filiera con 90 milioni in dote

Agricoltura: primo bando per Progetti Integrati di Filiera con 90 milioni in dote

FIRENZE Arrivano i nuovi PIF, progetti integrati di filiera, con una dotazione di 90 milioni di euro. Il bando (Decr. Dir. n. 2359/2015) sar pubblicato sul bollettino ufficiale della Regione Toscana del prossimo 3 giugno.

Dal 26 maggio arrivato formalmente l'ok dalla Commissione Europea al nuovo Programma di Sviluppo Rurale (PSR) della Toscana, ma la Regione aveva gi iniziato il percorso per anticipare il pi possibile l'uscita di bandi come questo, ritenuti strategici per il rilancio degli investimenti. La somma stanziata per il primo bando cospicua: 90 milioni, pari al 10% circa di tutto il plafond 2014-2020 che di circa 961 milioni di euro.

I PIF, che hanno riscosso grande successo nel precedente PSR, sono uno strumento per aggregare tutti gli attori di una filiera agroalimentare o forestale (agricoltori, imprese di trasformazione e commercializzazione) al fine di superare le principali criticit della filiera stessa, favorire i processi di riorganizzazione e consolidamento e realizzare relazioni di mercato pi equilibrate. Unitamente al sistema della ricerca, lo strumento dei PIF permette ai diversi protagonisti di una filiera di creare sinergie e strategie comuni basate sulla reciproca convenienza. I progetti integrati di filiera consentono l'attivazione, nell'ambito dello stesso progetto, di una molteplicit di sottomisure/operazioni del PSR che vanno da quelle di investimento aziendale a quelle specifiche per attivit di promozione, innovazione tecnologica, diversificazione delle attivit agricole, anche a scopi energetici.

 

Ecco le regole per partecipare ai Progetti Integrati di Filiera

 

1) Per ciascun progetto di filiera il numero minimo di partecipanti 12, di cui almeno 5 partecipanti diretti. Fra i partecipanti diretti almeno 3 devono svolgere un ruolo all'interno del PIF nell'ambito della fase di produzione primaria. I partecipanti diretti richiedono contributi nell'ambito del progetto e al tempo stesso sostengono l'onere finanziario degli investimenti, nell'ambito della sottomisura o operazione che attivano. Il partecipante indiretto invece coinvolto indirettamente nella realizzazione degli obiettivi del progetto di filiera e si giova delle sue ricadute positive, ma non richiede contributi.

 

2) Gli accordi di filiera, sottoscritti grazie ai PIF, sia dai partecipanti diretti che indiretti, rappresentano dei veri e propri contratti fra le parti interessate e costituiscono un forte impulso allo sviluppo ed all'integrazione delle filiere locali. I firmatari sono legati tra loro, per almeno tre anni, da vincoli di carattere contrattuale che regolano obblighi e responsabilit reciproche per il raggiungimento degli obiettivi. Negli impianti di trasformazione o nelle strutture di commercializzazione finanziati nell'ambito del PIF le materie prime o i prodotti semilavorati devono provenire, per almeno il 51% del totale, dalle imprese agricole (o loro aggregazioni) di produzione primaria partecipanti al PIF.

 

3) Capofila: un partecipante diretto che ha il compito di aggregare e rappresentare i diversi partecipanti al progetto, seguirne la realizzazione e curare gli adempimenti tecnici ed amministrativi legati alla sua attuazione. Deve coordinare l'animazione e l'informazione al fine di garantire la massima diffusione delle opportunit legate al progetto, nonch la trasparenza nella formazione delle aggregazioni: si tratta di un'attivit obbligatoria che dovr essere inclusa all'interno del progetto PIF.

 

4) Sottomisure che possibile attivare nell'ambito del bando PIF

 

sottomisura 3.1 "Partecipazione a regimi di qualit dei prodotti agricoli e alimentari";

sottomisura 3.2 "Attivit di informazione e promozione";

sottomisura 4.1 "Sostegno agli investimenti alle aziende agricole";

sottomisura 4.2 "Investimenti nella trasformazione, commercializzazione e/o lo sviluppo dei prodotti agricoli";

sottomisura 6.4 "Sostegno a investimenti nella creazione e nello sviluppo di attivit extra-agricole"

sottomisura 8.6 "Sostegno a investimenti in tecnologie silvicole, trasformazione, mobilitazione, commercializzazione prodotti delle foreste";

sottomisura 16.2 "Sostegno a progetti pilota e di cooperazione".

 

5) Minimali e massimali del PIF: l'importo minimo di spesa complessiva ammissibile per ciascun PIF deve essere pari o superiore a 400 mila euro. Il massimo contributo concedibile per l'intero progetto PIF pari a 3,5 milioni di euro.

 

6) Le filiere interessate sono praticamente tutte quelle dei settori agricolo, agroalimentare e forestale (legno-energia).

E' possibile presentare progetti multifiliera, ovvero su pi filiere concentrate su un determinato territorio e/o di filiera corta.

 

7) Termini per la presentazione dei progetti: i PIF devono essere sottoscritti e presentati a decorrere dal 15 luglio 2015 ed entro il 30 settembre 2015. Una Commissione di valutazione, che sar appositamente nominata, provveder alla selezione dei progetti.

 

Il bando PIF che sar consultabile sul Burt dal 3 giugno un bando "condizionato" fino al recepimento del PSR da parte della Giunta Regionale e fino alla convocazione del nuovo Comitato di Sorveglianza 2014-2020 che dovr esaminare i criteri di selezione, fino al quel momento provvisori.