FIRENZE - 202 milioni di euro: questa la somma complessiva erogata in Toscana per la campagna 2011 del primo pilastro della PAC, la politica agricola comunitaria. Rispetto all'anno precedente sono stati erogati 14 milioni di euro in più. I fondi riguardano i pagamenti diretti agli agricoltori e gli interventi destinati a regolarizzare i mercati agricoli (le cosiddette Organizzazioni Comuni di Mercato).
"Si tratta – sottolinea l'assessore all'agricoltura della Regione Toscana, Gianni Salvadori, di un'importante immissione di liquidità nel sistema agricolo, elemento particolarmente significativo in un momento di difficile congiuntura economica, come quello che stiamo vivendo. Nell'anno 2011-2012, ovvero la campagna 2011, è stato pagato il più alto volume di pagamenti FEAGA dell'attuale programmazione per la nostra regione: in precedenza l'entità dei pagamenti è stata pari a 172 milioni di euro nell'anno 2007-2008, 181 milioni nell'anno 2008-2009, 191 milioni nell'anno 2009-2010 e 188 milioni nell'anno 2010-2011. Un bel risultato – commenta ancora Salvadori – reso possibile dalla maggiore efficienza del sistema dei pagamenti, caratterizzato da procedure sempre più informatizzate e semplificate, ma anche dalla volontà degli imprenditori toscani di eccellere in agricoltura, scommettendo sulla competitività del settore vitivinicolo, come dimostrato dal pieno successo delle misure ad esso dedicate".
Ma andiamo a vedere più in dettaglio in quali settori sono andati i maggiori pagamenti.
Pagamenti diretti agli agricoltori per 173 milioni di euro
La quota più consistente dei pagamenti FEAGA è costituita dai pagamenti diretti agli agricoltori, previsti dal Regolamento (CE) n. 73/2009 per i quali sono stati complessivamente erogati 173 milioni di euro, quasi 6 milioni di euro in più rispetto alla campagna precedente. Di questi oltre 149,6 milioni sono stati erogati per il pagamento dei Diritti, i cosiddetti premi "disaccoppiati".
Molto importanti sono anche i pagamenti per il sostegno specifico dell'art. 68 (pari a 18,2 milioni di euro in questa ultima campagna): si tratta di contributi per il pagamento di premi di assicurazione del raccolto, degli animali e delle piante, sostegno per specifici tipi di agricoltura importanti per la tutela o il miglioramento dell'ambiente, come l'avvicendamento delle colture e il miglioramento della qualità dei prodotti come carni bovine, ovine e caprine, olio, latte, tabacco, zucchero, danae racemosa.
1.6 milioni sono stati erogati per i premi a superficie del Titolo IV, ovvero colture proteiche, riso, frutta a guscio, prugne d'ente e sementi certificate, e altri 6 milioni di euro per pagamenti di altri premi o precedenti annualità.
Nell'ambito dei pagamenti diretti, al fine di evitare l'abbandono delle terre agricole e di garantire che siano mantenute in buone condizioni agronomiche e ambientali, è stato introdotto il principio secondo cui gli agricoltori che non rispettano determinati requisiti in materia di ambiente, sanità pubblica, salute degli animali e delle piante e benessere degli animali siano soggetti a riduzioni dei pagamenti diretti o, nei casi più gravi, all'esclusione dal beneficio del sostegno stesso. Tale dispositivo (la cosiddetta "condizionalità") è infatti parte integrante del sostegno comunitario nell'ambito dei pagamenti diretti.
Da sottolineare che tutti i pagamenti diretti di importo superiore a 5 mila euro sono sottoposti ad un sistema di riduzione progressiva, la cosiddetta modulazione, istituito allo scopo di conseguire un migliore equilibrio tra gli strumenti che mirano a promuovere l'agricoltura sostenibile e quelli volti ad incentivare lo sviluppo rurale. Gli importi risparmiati grazie alla modulazione sono infatti utilizzati per finanziare principalmente le misure della politica dello sviluppo rurale tese ad affrontare alcune problematiche emergenti, quali il cambiamento climatico, la gestione delle risorse idriche e la tutela della biodiversità.
Interventi destinati a regolarizzare i mercati agricoli per 29 milioni di euro
Gli interventi destinati a regolarizzare i mercati agricoli, le cosiddette Organizzazioni Comuni di Mercato, hanno come obiettivo la stabilizzazione dei mercati attraverso un sistema di sostegno dei prezzi dei prodotti agricoli che si avvale di misure di diversa natura quali ad esempio gli aiuti alla trasformazione dei prodotti, i ritiri o la promozione.
I settori interessati sono molteplici, e tra questi spicca, per l'importanza che riveste in Toscana, il settore vitivinicolo, a cui sono stati complessivamente destinati nella campagna 2011 23,3 milioni di euro, 9 milioni di euro in più della precedente annualità.
Quasi 20 milioni di euro sono stati destinati per l'attuazione delle misure di ristrutturazione e di riconversione dei Vigneti, finalizzate ad aumentare la competitività dei produttori di vino, che nell'anno 2011-2012 ha avuto pieno successo in Toscana portando a finanziamento tutte le 784 aziende che ne hanno fatto richiesta, con una superficie complessiva interessata pari a circa 1.818 ettari di vigneto.
Altri 2,3 milioni di euro sono stati erogati per l'Assicurazione del raccolto, che contribuisce a tutelare i diritti dei produttori colpiti da calamità naturali, condizioni climatiche avverse, fitopatie e infestazioni parassitarie.
Per il settore della produzione di foraggi essiccati sono stati versati 2,4 milioni di euro, 1,6 milioni di euro per il settore degli ex bieticoltori reg. 320/06 e 194mila euro per il settore Latte nelle scuole.
A seguito dell'attuazione svolta dalla Regione Toscana per l'anno 2011-2012 delle azioni dirette a migliorare la produzione e commercializzazione dei prodotti dell'apicoltura (per il quale sono stati erogati complessivamente 409mila euro, cofinanziati da fondi statali), le azioni di pagamento da parte di ARTEA si sono concluse entro il termine del 15 ottobre. Tutte le domande che hanno richiesto finanziamento sono state pagate, comprese le associazioni fra apicoltori.