Ripartire da imprese e territorio: i nuovi bandi della riprogrammazione Por Fesr

Con il Por Fesr vengono riprogrammati complessivamente 168,1 milioni di cui 141 destinati a sostenere le imprese e l'economia regionale. I bandi già approvati e quelli di prossima uscita.


Parte dall'uso di risorse del Fondo europeo di sviluppo regionale (Fesr) e del Fondo sociale europeo (Fse) in funzione anticrisi, il piano di ‘ricostruzione’ toscano.  Un piano che punta, attraverso gli investimenti pubblici e il sostegno a quelli privati a recuperare la capacità produttiva persa e a dare nuovo slancio all’economia.

Con il Por Fesr vengono riprogrammati complessivamente 168,1 milioni di euro, di cui 141 milioni, è destinata a sostenere le imprese e l'economia regionale.

L'emergenza da Covid-19 ha richiesto  un’azione coordinata e incisiva delle istituzioni per il contrasto e la mitigazione degli effetti sanitari e per il rilancio economico e sociale nel prossimo futuro, mobilitando tutte le risorse disponibili.

  • La Regione Toscana, a seguito di un accordo con la Presidenza del Consiglio dei Ministri – Ministero per il Sud e la coesione territoriale - , ha rimodulato una parte dei fondi europei per fare fronte alla crisi conseguente all’emergenza sanitaria.

Si tratta dell'accordo approvato con delibera di giunta regionale 855 del 9 luglio 2020, che prevede l'individuazione di complessivi 264,7 milioni di euro, di cui 168,1 milioni del Por Fesr (Fondo europeo di sviluppo regionale) e 96,6 milioni del Por Fse (Fondo sociale europeo).

La proposta di riprogrammazione del Por Fesr 2014-2020 è stata approvata ufficialmente dal Comitato di sorveglianza, con procedura scritta d'urgenza aperta il 24 luglio e chiusa il 31 luglio 2020. La Commissione europea in tempi rapidi ha approvato il Por Fesr rimodulato con decisione di esecuzione C(2020) 5850 del 25 agosto 2020 e la giunta regionale ne ha preso atto con delibera di giunta 1206 del 7 settembre 2020.

La riprogrammazione Por Fesr in particolare prevede:

  • 131 milioni di euro da erogare sotto forma di contributi a fondo perduto per PMI e micro imprese per coprire spese relative a a sostegno di investimenti nella forma di capitale circolante, investimenti produttivi, processi di digitalizzazione e di acquisizione di servizi qualificati, con particolare attenzione alle aree interne, alle cooperative di comunità e alle imprese del turismo.
     
  • 10 milioni di euro da spendere per sostenere le imprese nell'acquisto di servizi qualificati con una connotazione digitale, introducendo soluzioni organizzative, logistiche e di processo che, sulla base delle opportunità dettate della digitalizzazione, consentano di ridurre gli impatti delle disposizioni adottate per far fronte all’emergenza sanitaria.
     
  • 10 milioni di euro alla sanità da destinare al potenziamento dei presidi sanitari territoriali e della telemedicina (e-health)
     
  • 3,7 milioni di euro per la scuola da investire in particolare per gli istituti regionali di istruzione superiori (ITS) con riguardo alle dotazioni laboratoriali attraverso soluzioni e dispositivi digitali, facilitando anche forme innovative di didattica.
     
  • 13,4 milioni di euro da deprogrammare dal Por Fesr a favore del Por Fse al fine di concorrere ad una efficace risposta all’emergenza occupazionale determinata dall’emergenza sanitaria in corso.

I progetti e gli interventi deprogrammati del Por Fesr e del Por Fse 2014-2020, saranno rifinanziati con le risorse del Fondo per lo sviluppo e la coesione (Fsc) oggetto dell'accordo governativo del 9 luglio scorso.

Ecco i bandi già aperti e gli elementi essenziali dei bandi di prossima uscita, nell'ambito della riprogrammazione Por Fesr, mediante anticipazione di risorse regionali:

 

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Aggiornato al:
09.11.2020
Article ID:
25400247