Aggregare tutti gli attori di filiere agricole e agroalimentari (produttori primari, imprese di trasformazione e commercializzazione, ecc.) al fine di superare le principali criticità delle filiere stesse, per favorire i processi di riorganizzazione e consolidamento e per realizzare relazioni di mercato più equilibrate. Sono queste le finalità dei Progetti integrati di filiera (Pif) incentivati dalla Regione Toscana con il bando condizionato Progetti integrati di filiera (Pif) agroalimentare annualità 2017, approvato con
I Pif consentono, inoltre, di sostenere la redditività delle aziende agricole e di incentivare l'innovazione di processo e di prodotto nonché la cooperazione tra le stesse aziende
In evidenza
- La Regione Toscana, con il decreto n. 17306 del 28 ottobre 2020, ha approvato un adeguamento delle misure straordinarie per lo svolgimento durante il periodo di emergenza sanitaria, delle azioni di formazione e informazione in agricoltura (Misura 1 del PSR). Il provvedimento ampia le possibilità di svolgimento in presenza di tutte le attività previste nella Misura 1, nel rispetto dell’Ordinanza del Presidente della Giunta Regionale n. 95 del 23 ottobre 2020. Per maggiori informazioni scarica l'Allegato A al decreto.
- La Regione Toscana, con decreto n. 12574 del 6/8/2020 ha approvato una modifica alla graduatoria del bando Progetti integrati di filiera annualità 2017.
- Graduatoria PIF (Allegato A)
- Elenco partecipanti PIF (Allegato B)
- Formazione e informazione in agricoltura: misure straordinarie nell'emergenza coronavirus. La Regione con decreto 6181 del 28 aprile 2020 ha approvato le “Misure straordinarie per la formazione e l’informazione in agricoltura durante l’emergenza sanitaria Covid-19”, che contengono le modalità di attivazione della formazione a distanza (fad) e-learning, sostitutiva delle sole attività teoriche d'aula e in compresenza.
- Decreto dirigenziale 1643 del 3 febbraio 2020 - Misura M01 "Trasferimento di conoscenze e azioni di informazione (Art. 14)" - Modifica e integrazione delle disposizioni procedurali "Impegni a carico del beneficiario fino al saldo dei contributi" dei contratti per l'assegnazione dei contributi, approvati con i decreti dirigenziali 12480/2018, 4901/2019, 4902/2019, 9621/2019.
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On line i seguenti manuali ad uso dei beneficiari (per consultarli vai sull'apposita sezione "Controlli amministrativi"):
- "Manuale illustrativo della procedura di rendicontazione sul portale Artea delle attività previste dalla Misura 1 del PSR 2014-2020 (ad uso dei beneficiari)".
- "Manuale illustrativo della procedura per la gestione delle attività previste dalla Misura 1 del PSR 2014-2020 (ad uso dei beneficiari)".
- Con decreto dirigenziale n.13963 del 22 agosto 2019 è stato approvato lo scorrimento della graduatoria del Pif 2017
- graduatoria Pif (allegato a)
- elenco partecipanti (allegato b)
- La Regione Toscana con delibera di Giunta regionale n. 1001 del 29 luglio 2019 ha disposto l'incremento della dotazione finanziaria del bando Pif agroalimentare 2017 (da 41 milioni 529 mila euro a 51 milioni di euro) e conseguente scorrimento della graduatoria.
Con decreto 11148 del 1 luglio 2019 è stata prorogata la validità della graduatoria Pif al 31 marzo 2020
Testo aggiornato del bando: scarica il testo del bando aggiornato all'ultima modifica (decreto 1148 del 1 luglio 2019)
Modifiche precedenti del bando
La Regione Toscana, con decreto dirigenziale n. 2747 del 27 febbraio 2019, ha apportato una modifica al bando scaduto il 3 gennaio 2019, relativa al termine ultimo per la richiesta di proroga per la presentazione delle domande di aiuto, che passa da massimo 90 giorni a massimo 180.
Con decreto dirigenziale n. 19847 del 10 dicembre 2018, erano state inoltre apportate due importanti modifiche al bando:
1) incremento della dotazione finanziaria del bando (già approvata con delibera di Giunta n. 1334 del 3 dicembre 2018): il budget da 30 milioni sale a 41 milioni 529 mila euro;
2) presentazione delle domande di aiuto (sul sistema informativo di Artea) anche da parte dei partecipanti diretti ai Pif ammessi ma non finanziati per carenza di risorse, entro il termine di validità della graduatoria approvata con decreto n. 12060 del 24 luglio 2018.
La Regione Toscana, con decreto dirigenziale n. 20365 del 19/12/2018, successivamente modificato con decreto dirigenziale n. 4628 del 27/03/2019, ha approvato lo scorrimento della graduatoria del bando Pif agroalimentare annualità 2017 per utilizzare l'incremento della dotazione finanziaria.
- Graduatoria PIF (allegato A)
- Elenco partecipanti (allegato B)
Bando I Progetti Integrati di Filiera finanziano soggetti che si aggregano in un progetto di gruppo per sviluppare una o più filiere agricole/agroalimentari. |
Scadenza Le domande possono essere presentate entro il 3 gennaio 2018, ore 13.00 |
A chi si rivolge Sono ammessi a presentare domanda e a beneficiare del sostegno gli agricoltori, le imprese di trasformazione, commercializzazione, i soggetti scientifici, ecc., impegnati nella stessa filiera. |
Opportunità Fino a 2.250.000 euro di contributo a fondo perduto per Progetto. |
Come partecipare La domanda deve essere presentata dal capofila del Progetto sul portale di ARTEA |
Leggi il bando testo aggiornato Bando PIF agroalimentare 2017 testo aggiornato (allegato A) approvato con decreto n. 9741 del 30 giugno 2017
Allegato B - Disposizioni generali e specifiche per le sottomisure/tipi di operazioni collegate al bando condizionato PIF (testo aggiornato con le modifiche apportate con Decreto n. 14322 del 4/10/17) |
Finalità del bando
I Progetti Integrati di Filiera (PIF) del settore agroalimentare sono uno strumento che aggrega tutti gli attori di filiere agricole e agroalimentari (produttori primari, imprese di trasformazione e commercializzazione, ecc.) al fine di superare le principali criticità delle filiere stesse, per favorire i processi di riorganizzazione e consolidamento e per realizzare relazioni di mercato più equilibrate. I progetti integrati consentono, inoltre, di sostenere la redditività delle aziende agricole e di incentivare l'innovazione di processo e di prodotto nonché la cooperazione tra le stesse aziende.
I PIF consentono l'attivazione, nell'ambito dello stesso progetto, di una molteplicità di sottomisure/tipi di operazioni del PSR finalizzate ad incentivare gli investimenti aziendali (per la produzione primaria, trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli), l'innovazione tecnologica, la cooperazione.
Scadenza e presentazione della domanda
La domanda PIF deve essere presentata a decorrere dal giorno 25 luglio 2017 ed entro le ore 13.00 di mercoledì 3 gennaio 2018, impiegando esclusivamente, mediante procedura informatizzata, la modulistica disponibile sulla piattaforma gestionale dell'Anagrafe Regionale delle aziende agricole gestita da ARTEA e raggiungibile dal sito www.artea.toscana.it (id domanda n. 210).
Con la domanda online devono essere presentati in allegato tutti i documenti obbligatori previsti dal Bando PIF (Progetto, Accordo di Filiera, progetto informativo e progetti di cooperazione, se attivati). Le versioni editabili degli schemi proposti saranno disponibili sul sito di ARTEA.
La domanda deve essere sottoscritta e presentata secondo le modalità indicate dal decreto di ARTEA n. 140 del 31/12/2015 e s.m.i. Allegato A – Disposizioni per la costituzione ed aggiornamento del Fascicolo Aziendale nell'Anagrafe delle Aziende Agricole di ARTEA e per la gestione della Dichiarazione Unica Aziendale (DUA).
Punti salienti del bando
1) Partecipanti
Sono ammessi a beneficiare del sostegno i soggetti definiti come beneficiari nell'ambito di ciascuna sottomisura/tipo di operazione attivata all'interno del PIF e che aderiscono come partecipanti diretti ad un Accordo di filiera.
Si tratta di soggetti di varia natura appartenenti ad una filiera produttiva agricola e agroalimentare (aziende agricole, imprese di trasformazione primaria e secondaria, imprese che svolgono la commercializzazione, soggetti pubblici, ecc.) interessati al raggiungimento degli obiettivi del Progetto.
Per ciascun progetto di filiera il numero minimo di soggetti partecipanti è 12, di cui almeno 5 devono essere partecipanti diretti; fra i partecipanti diretti almeno 3 devono svolgere un ruolo all'interno del PIF nell'ambito della fase di produzione primaria.
I partecipanti diretti richiedono contributi nell'ambito del progetto e al tempo stesso sostengono l'onere finanziario degli investimenti, nell'ambito della sottomisura o operazione che attivano.
I partecipanti indiretti sono invece coinvolti indirettamente nella realizzazione degli obiettivi del progetto di filiera in quanto possono giovarsi delle ricadute positive della realizzazione del progetto stesso, ma non richiedono contributi nell'ambito del PIF.
2) L'Accordo di Filiera
È sottoscritto sia dai partecipanti diretti sia da quelli indiretti; rappresenta un vero e proprio contratto fra le parti interessate e costituisce un forte impulso allo sviluppo e all'integrazione delle filiere locali.
I firmatari sono legati tra loro, per almeno tre anni, da vincoli di carattere contrattuale che regolano obblighi e responsabilità reciproche in merito alla realizzazione degli investimenti finalizzati al raggiungimento degli obiettivi prefissati nel PIF e alla fornitura di prodotti agricoli destinati alla trasformazione e commercializzazione agroindustriale. In particolare, negli impianti di trasformazione o nelle strutture di commercializzazione finanziati nell'ambito del PIF le materie prime o i prodotti semilavorati utilizzati devono provenire per almeno il 51%, del quantitativo totale lavorato nell'impianto o commercializzato nelle strutture stesse, dalle imprese agricole (o loro aggregazioni) di produzione primaria partecipanti al PIF, sia direttamente che indirettamente, per la durata prevista nell'Accordo.
L'Accordo deve essere redatto secondo lo "Schema di Accordo di Filiera", di cui all'Allegato D, scaricabile dalla sezione "Documentazione" della domanda iniziale di adesione al Bando PIF, sul sito di Artea
3) Capofila
È un partecipante diretto che ha il compito di aggregare e di rappresentare i diversi partecipanti al progetto integrato, di seguire la realizzazione del progetto stesso e curare gli adempimenti tecnici ed amministrativi legati all'attuazione del PIF. Deve coordinare un'articolata attività di animazione e di informazione, al fine di garantire la massima diffusione delle opportunità legate al progetto, nonché la trasparenza nella formazione delle aggregazioni: si tratta di un'attività obbligatoria che dovrà essere inclusa e dimostrata all'interno del progetto PIF.
4) Sottomisure/tipi di operazioni attivabili nel PIF
Gli investimenti previsti nel PIF devono riferirsi ad almeno due tra le seguenti sottomisure/operazioni del PSR, fra le quali devono obbligatoriamente essere presenti entrambi i tipi di operazione 4.1.3 e 4.2.1:
- sottomisura 1.2 "Progetti dimostrativi e azioni informative" (per ogni PIF è consentita la presentazione di una sola domanda di aiuto);
- sottomisura 4.1 "Sostegno agli investimenti alle aziende agricole": operazione 4.1.3 "Partecipazione alla progettazione integrata da parte delle aziende agricole" e operazione 4.1.5 "Incentivare il ricorso alle energie rinnovabili nelle aziende agricole";
- sottomisura 4.2, operazione 4.2.1 "Investimenti nella trasformazione, commercializzazione e/o lo sviluppo dei prodotti agricoli";
- sottomisura 16.2 "Sostegno a progetti pilota e di cooperazione" (per ogni PIF è consentita la presentazione di un solo progetto di cooperazione);
- sottomisura 16.3 "Cooperazione tra piccoli operatori per organizzare processi di lavoro in comune e per condividere strumenti e risorse" (per ogni PIF è consentita la presentazione di una sola domanda di aiuto).
5) Minimali e massimali del PIF
L'importo minimo di contributo complessivo ammissibile per ciascun PIF deve essere pari o superiore a 150.000 euro. Il massimo di contributo concedibile per l'intero progetto PIF è pari a 2.250.000 euro.
6) Dotazione finanziaria
30 milioni di euro
7) Filiere e fasi oggetto del PIF
Nel PIF è obbligatoria la presenza della fase di produzione primaria (agricola, zootecnica) attraverso la partecipazione di partecipanti diretti. Inoltre, deve essere obbligatoriamente presente almeno una delle seguenti fasi:
- trasformazione;
- commercializzazione.
È consentita la presentazione di progetti i cui investimenti coinvolgono una o più delle seguenti filiere:
- Vitivinicola
- Olivo-oleicola
- Florovivaistica
- Ortofrutticola (inclusi piccoli frutti, funghi e tartufi, castagne e marroni)
- Cerealicola (per alimentazione umana, per zootecnia)
- Colture industriali (incluse colture proteoleaginose, da fibra, aromatiche e officinali)
- Apistica
- Bovina (compreso bufalini)
- Ovi-caprina
- Suinicola
- Altra zootecnica (avicunicola, equina).
8) Valutazione dei progetti
La valutazione dei progetti è effettuata da una Commissione di valutazione, appositamente nominata, che provvederà alla selezione dei progetti.
9) Criteri di selezione
Una volta presentata la domanda PIF la Commissione di valutazione stilerà una graduatoria.
Per entrare in graduatoria, oltre al rispetto dei requisiti minimi di accesso, la domanda PIF deve aver ottenuto almeno 50 punti di valutazione.
Il massimo punteggio attribuibile ad una singola domanda PIF è pari a 100 punti.
I progetti che risulteranno ammissibili e che entreranno in graduatoria, verranno finanziati sulla base delle risorse messe a disposizione.
Per saperne di più
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Organismo emittente: Regione Toscana