Migrazione e accoglienza: sintesi sul nuovo patto UE e ultime novità

La Commissione europea ha presentato a fine 2020 un nuovo patto sulla migrazione e l’asilo. Partendo dall’esperienza raccolta grazie ai precedenti mandati, si articola attorno a cinque tematiche principali: lotta contro il traffico di migranti, un quadro europeo comune per la gestione della migrazione e dell’asilo, un sistema di preparazione e risposta alla crisi, una gestione integrata delle frontiere, la collaborazione con paesi terzi.
Riguardo il rafforzamento della lotta contro il traffico di migranti, la Commissione europea ha pubblicato il mese scorso un Piano d’azione 2021-25  incentrato sulla prevenzione della criminalità, la consegna dei trafficanti alla giustizia e la protezione e l'emancipazione delle vittime. Inoltre si intende introdurre sanzioni più efficaci contro i datori di lavoro e integrare misure di contrasto al traffico nei partenariati con i paesi terzi.

Proprio su quest’ultimo punto la Commissione UE si pone come obiettivo nel nuovo patto una maggior collaborazione con partner internazionali, proponendo di: 
-    sviluppare e approfondire dialoghi e partenariati mirati in materia di migrazione, con i paesi di origine e di transito; 
-    intensificare il sostegno per aiutare le persone bisognose e le comunità di accoglienza; 
-    sostenere maggiormente le opportunità economiche e affrontare le cause della migrazione irregolare; 
-    assicurare la piena ed efficace attuazione degli accordi e delle intese esistenti dell'UE in materia di riammissione ed esaminare le opzioni per concluderne di nuovi; 
-    avvalersi del codice dei visti per incentivare e migliorare la cooperazione al fine di agevolare i rimpatri e le riammissioni; 
-    sviluppare partenariati tra l'UE e i principali paesi partner volti ad attirare talenti al fine di agevolare la migrazione legale e la mobilità. 

Per quanto riguarda il quadro europeo comune per la gestione della migrazione e dell’asilo, la Commissione propone:
-    Accelerazione e maggior efficacia delle procedure per stabilire lo status dei richiedenti all’arrivo;
-    Quadro comune per la solidarietà e la condivisione delle responsabilità da attuarsi tramite un nuovo meccanismo di solidarietà basato sulla ricollocazione e i rimpatri sponsorizzati ;
-    Solida governance affiancata da un monitoraggio dell’attuazione per garantire fiducia reciproca tra gli Stati. A tal proposito si istituisce una nuova Agenzia dell’UE per l’asilo;
-    Maggior sostegno a minori e persone vulnerabili;
-    Sistema efficace di rimpatri guidati da Frontex;
-    Implementazione e il miglioramento del sistema di gestione e condivisione dei dati Eurodac.

Per ciò che concerne il sistema di preparazione e risposta alle crisi, nato dalla consapevolezza che i flussi migratori caratterizzeranno stabilmente i prossimi anni, ma sono altresì soggetti a imprevisti, la Commissione UE intende:
-    Presentare un programma di preparazione e di risposta alle crisi nel settore della migrazione;
-     Proporre una normativa per far fronte alle situazioni di crisi e di forza maggiore che abroghi la direttiva sulla protezione temporanea. 

Quello della gestione integrata delle frontiere è senz’altro uno dei punti cardine della strategia e ai articola su diverse proposte:
-    Rafforzare l’efficacia delle frontiere esterne attraverso una gestione europea integrata;
-    Piena interoperabilità ai sistemi informatici entro fine del 2023 e rendere la procedura dei visti interamente digitalizzata entro il 2025;
-    Approccio comune alle operazioni SaR (di ricerca e soccorso) attraverso il riconoscimento delle operazioni SaR nel quadro giuridico UE in materia di asilo e migrazione; 
-    Implementare la cooperazione con i paesi d’origine e di transito;
-    Garantire il corretto funzionamento della Convenzione di  Schengen. 

Infine sul tema dell’inclusione e dell’integrazione la Commissione UE intende attuare il partenariato europeo rinnovato per l'integrazione con le parti sociali ed economiche ed esaminare la possibilità di estendere la futura cooperazione al settore della migrazione di forza lavoro. Ha poi  sviluppato un nuovo piano d’azione (da revisionare in seguito a verifica nel 2024) e avviato una consultazione pubblica. Queste le principali aree del piano: educazione e formazione, impiego e capacità, salute; politiche abitative, altre aree orizzontali.

Il piano prevede inoltre delle azioni specifiche per le autorità regionali e locali quali: 
-    Lancio della partnership con il Comitato delle Regioni (COR) per avere un dialogo diretto con le autorità locali e regionali.
-    Sviluppo di un programma formativo per città e autorità nazionali, facente parte dell’agenda contro il terrorismo. 
-    Un maggior lavoro sulle politiche di integrazione tra comunità locali e migranti, con un maggior coinvolgimento delle autorità locali.
-    La facilitazione del finanziamento diretto delle azioni locali (es. tramite FAMI – fondo asilo migrazione e integrazione e FSE).

Maggiori informazioni:  
Sito  DG Migrazione e Affari Interni (DG HOME) 
Pacchetto legislativo completo  
European Integration Network

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Aggiornato al:
19.05.2021
Article ID:
62673942