Digitalizzazione dei visti: chiedere online il visto per recarsi in Europa

La Commissione propone la digitalizzazione del processo di rilascio dei visti Schengen, con la sostituzione del visto adesivo e la possibilità di presentare la domanda online attraverso la piattaforma europea per i visti.

Il nuovo patto sulla migrazione e l'asilo ha stabilito l'obiettivo di digitalizzare completamente le procedure di rilascio dei visti entro il 2025. Si tratta di un'opportunità per migliorare concretamente la procedura di domanda del visto, riducendo i costi e gli oneri a carico degli Stati membri e dei richiedenti, e aumentando nel contempo la sicurezza dello spazio Schengen.

Nell'odierna era digitale, per chiedere un visto bisogna ancora intraprendere una procedura lunga e in gran parte cartacea che obbliga i richiedenti a viaggiare per presentare il passaporto e in seguito ritirarlo munito di visto, con un accumulo di costi sia per i viaggiatori che per gli Stati membri.

Vari Stati membri hanno preso iniziative per introdurre domande di visto online, ma in diversa misura; solo pochi di essi offrono la possibilità di pagare online.

Le attuali procedure si sono rivelate problematiche, fra l'altro, durante la pandemia da Covid-19, quando i richiedenti non erano più in grado di recarsi liberamente nei consolati per presentare domanda di visto.

Armonizzare e unificare le procedure di domanda nello spazio Schengen contribuirà a evitare il cosiddetto "visa shopping" da parte dei richiedenti, i quali potrebbero essere tentati di presentare la domanda in un paese Schengen che offre un trattamento più rapido invece che nel reale paese di destinazione.

La digitalizzazione del processo di rilascio dei visti ridurrà inoltre i rischi per la sicurezza posti dai visti adesivi fisici, che possono essere tuttora soggetti a falsificazione, frode e furto.

La proposta odierna è inoltre coerente con la strategia generale dell'UE che consiste nell'incoraggiare la modernizzazione e digitalizzazione dei servizi pubblici.

Grazie alla digitalizzazione, chiedere un visto Schengen diventerà più facile e il visto stesso sarà più sicuro:

  • i richiedenti potranno chiedere il visto online, pagando i diritti per i visti attraverso un'unica piattaforma dell'UE, indipendentemente dal paese Schengen in cui desiderano recarsi;
  • la piattaforma determinerà automaticamente quale sia il paese Schengen competente per l'esame di una domanda, in particolare quando il richiedente intende visitarne più di uno;
  • la piattaforma fornirà ai richiedenti informazioni aggiornate sui visti Schengen per soggiorni di breve durata, nonché tutte le informazioni necessarie in merito ai requisiti e alle procedure (ad esempio documenti giustificativi, diritti per i visti o la necessità di un appuntamento per il rilevamento degli identificatori biometrici);
  • presentarsi di persona presso il consolato sarà obbligatorio solo per chi chiede il visto per la prima volta, per il rilevamento degli identificatori biometrici, per i richiedenti i cui dati biometrici non sono più validi e per chi possiede un nuovo documento di viaggio;
  • il visto comprenderà caratteristiche di sicurezza avanzate e sarà quindi più sicuro dell'attuale visto adesivo;
  • il nuovo sistema garantirà la tutela costante dei diritti fondamentali.

La proposta della Commissione sarà ora discussa in sede di Parlamento europeo e di Consiglio. Gli Stati membri avranno poi a disposizione cinque anni per passare alla piattaforma comune online per i visti. In funzione dell'esito dei negoziati tra i co-legislatori, la piattaforma potrebbe iniziare a essere sviluppata nel 2024 e diventare operativa nel 2026. Dopo il periodo transitorio di cinque anni, nel 2031 tutti gli Stati membri potrebbero utilizzare la piattaforma.

Maggiori informazioni:
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Aggiornato al:
20.05.2022
Article ID:
112500488