Obiettivi sociali 2030 nell'accordo sottoscritto in Portogallo

Obiettivi sociali 2030: consulta "l’Impegno sociale di Porto" sottoscritto dopo il vertice di Porto

Con l’obiettivo di costruire un'Europa più inclusiva e più sociale, la presidente della Commissione europea, il presidente del Parlamento europeo, il primo ministro portoghese che detiene attualmente la presidenza del Consiglio dell'UE, le parti sociali europee e le organizzazioni della società civile hanno sottoscritto, durante il vertice sociale che si è tenuto nella capitale portoghese, l’Impegno sociale di Porto.

Il documento definisce i 3 obiettivi principali per il 2030 fissati nel piano d'azione della Commissione UE sul pilastro europeo dei diritti sociali:

1) almeno il 78% della popolazione di età compresa tra i 20 e i 64 anni dovrebbe avere un lavoro;

2) almeno il 60% di tutti gli adulti dovrebbe partecipare ogni anno ad attività di formazione; 

3) il numero di persone a rischio di povertà o di esclusione sociale dovrebbe essere ridotto di almeno 15 milioni, di cui almeno 5 milioni dovrebbero essere bambini.

Il vertice di Porto ha rappresentato un momento cruciale per i diritti sociali in Europa: le parti sociali e la società civile hanno invitato i capi di Stato o di governo dell'UE ad approvare il piano d'azione e i suoi obiettivi principali e a fissare obiettivi nazionali ambiziosi che possano contribuire adeguatamente al raggiungimento degli obiettivi europei.
Nell'impegno congiunto i firmatari hanno accolto con favore il piano d'azione sul pilastro europeo dei diritti sociali presentato dalla Commissione europea all'inizio di marzo, che definisce azioni concrete per l'ulteriore attuazione dei 20 principi del pilastro. Il piano d'azione propone inoltre obiettivi principali a livello dell'UE in materia di occupazione, competenze e inclusione sociale, da conseguire entro il 2030. Il piano d'azione aiuterà l'Europa ad affrontare le trasformazioni derivanti dai nuovi sviluppi in campo sociale, tecnologico ed economico e dalle conseguenze socioeconomiche della pandemia. Contribuirà inoltre a garantire che, nell'ambito della duplice transizione digitale e climatica, nessuno sia lasciato indietro.
Attenzione posta sull'occupazione, sulle competenze, sulla lotta alla povertà e sulla riduzione dell'esclusione sociale.
La pandemia da COVID-19 ha avuto un impatto socioeconomico profondo e di vasta portata. Finora la risposta collettiva degli Stati membri e dell'UE ha contribuito a preservare posti di lavoro e mezzi di sussistenza, come pure a contenere molti degli effetti negativi della pandemia. È tuttavia probabile che la disoccupazione e le disuguaglianze persisteranno e aumenteranno. I partecipanti alla conferenza ad alto livello invitano pertanto i leader dell'UE a convogliare le risorse dove sono più necessarie.
I responsabili politici dovrebbero concentrare i loro sforzi sulla ripresa dell'occupazione e sulla creazione di posti di lavoro di qualità, sugli investimenti nell'apprendimento permanente, che consente alle persone di acquisire le competenze nuove o supplementari di cui hanno bisogno per affrontare con successo le transizioni verde e digitale, e sulla riduzione della povertà e dell'esclusione sociale, promuovendo pari opportunità per tutti.

Maggiori informazioni:
Impegno del vertice sociale di Porto
Scheda informativa: piano d'azione sul pilastro europeo dei diritti sociali
Sito web del piano d'azione
 

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Aggiornato al:
19.05.2021
Article ID:
62739268