n un mese come quello di aprile, che negli ultimi anni non era stato tra i più rilevanti a livello statistico, si sono registrati ben 58 incendi boschivi sul territorio regionale: un numero nettamente superiore alla media degli ultimi 5 anni, pari a 14, e più che doppio anche rispetto alla media degli ultimi vent'anni, pari a 23.
Nel mese appena concluso sono state interessate da eventi otto province su dieci, ma le più colpite sono state quella di Lucca con 15 e quella di Massa Carrara con 14. Seguono Grosseto, Pisa e Pistoia, ognuna con 8 incendi sviluppatisi sul proprio territorio, Firenze con tre e Arezzo e Prato con un singolo evento.
Gli incendi con superficie boscata superiore ai due ettari sono stati nove: il più esteso ha interessato il territorio di San Giusto di Compito, nel comune lucchese di Capannori, dove sono andati in fumo 17 ettari di pineta.
A causa di una ripulitura di sterpaglie condotta fuori dalle regole, perché la giornata ventosa impediva di fatto qualsiasi accensione di fuochi, nel pomeriggio del 18 aprile si è sviluppato un incendio che ha impegnato per più giorni decine di squadre dell'organizzazione regionale antincendi boschivi. Operai forestali e volontari delle associazioni AIB sono stati coadiuvati nelle operazioni di spegnimento dagli elicotteri della flotta regionale e da un Canadair inviato dal Dipartimento nazionale di protezione civile, il tutto sotto la direzione tecnica della Unione dei comuni Media valle del Serchio e del Corpo Forestale dello Stato.
Sempre in seguito a ripuliture sfuggite al controllo si sono sviluppati nel corso del mese anche altri incendi che hanno finito per interessare superfici importanti anche a causa della presenza del vento nella zona delle operazioni di spegnimento.
Il periodo sicuramente più impegnativo è andato dal 4 al 21 aprile, poco più di un paio di settimane interessate dalla quasi totalità degli incendi del mese. In alcune giornate si sono registrati anche 11 eventi attivi in contemporanea sul territorio. La pioggia dell'ultima decade del mese ha interrotto questa tendenza anomala per aprile che ha portato la superficie boscata media ad evento poco sopra l'ettaro, come già era successo nel precedente mese di marzo.
Oltre al citato incendio di Capannori, stimato in 17 ettari, si sono susseguiti un evento di 9 ettari a Bagni di Lucca, uno di 6 a Zeri (MS) e uno di 4 nel comune di Massa, mentre sono stati oltre 3 gli ettari bruciati nel comune grossetano di Santa Fiora.
Ricordiamo che per evitare il rischio di trasformare l'eliminazione di residui vegetali in un principio di incendio, il regolamento forestale toscano ha introdotto dal 2015 l'assenza di vento come condizione necessaria per procedere ad un abbruciamento. Se la colonna di fumo sale verticalmente siamo in regola, in caso contrario esiste il rischio di veder sfuggire il fuoco al controllo e non ci sono, quindi, le condizioni per intraprendere questa pratica agricola.
Si tratta di una norma preventiva fondamentale, considerando che negli ultimi anni numerosi incendi si sono sviluppati su vaste superfici del territorio toscano, proprio in occasione di operazioni di abbruciamento svolte in giornate ventose.
In questo periodo dell'anno le operazioni di abbruciamento di residui vegetali sono possibili, ma esclusivamente nel rispetto di precise prescrizioni. Prima di intraprendere questo tipo di pratica agricola occorre adottare tutte le cautele necessarie a evitare l'innesco di incendi, oltre che a incorrere nelle sanzioni previste dalla normativa.
E' consentito l'abbruciamento di residui ligno cellulosici provenienti da tagli boschivi, interventi colturali, interventi fitosanitari, potatura, ripulitura, ai fini del loro reimpiego nel ciclo colturale di provenienza. L'abbruciamento, inoltre, deve essere effettuato entro i 250 metri dal luogo di produzione e in piccoli cumuli non superiori a 3 metri steri per ettaro al giorno. Lo stero è un'unità di misura di volume usata per il legno ed equivale a un metro cubo vuoto per pieno, vale a dire volume incluso i vuoti.
Nel periodo che va da settembre a giugno, per poter eseguire abbruciamenti in bosco o nelle aree assimilate a bosco e negli impianti di arboricoltura da legno, è necessario essere preventivamente autorizzati dall'ente competente sul territorio ai sensi della legge.
Se si opera nei 50 metri di distanza dal bosco e nei castagneti non occorre essere autorizzati, ma bisogna comunque osservare le norme di prevenzione che impongono di utilizzare spazi ripuliti dalla vegetazione nei quali limitare, come detto, il materiale da bruciare in piccoli cumuli. Inoltre, occorre operare in presenza di un adeguato numero di persone e mai da soli e osservare la sorveglianza continua della zona fino al completo spegnimento delle braci.
Nel mese appena concluso, l'Organizzazione regionale AIB è stata chiamata ad intervenire su 14 incendi in aree non boscate, sui quali ha competenza diretta il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco.
Dal 1° al 30 aprile la Sala Operativa Unificata Permanente della Regione Toscana ha gestito anche 24 false segnalazioni.
Regione Toscana – mese APRILE 2016 |
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MESE / ANNO | INCENDI BOSCHIVI (NUMERO) | SUPERFICIE BOSCATA (ETTARI) | SUPERFICIE BOSCATA MEDIA AD EVENTO (ETTARI) | SUP. NON BOSCATA (ETTARI) | SUP. TOTALE (ETTARI) | INCENDI AREE NON BOSCATE CON SUPPORTO ORGANIZZAZ. REGIONALE AIB (NUMERO) | FALSE SEGNALAZIONI (NUMERO) |
APRILE 2011 | 49 | 83,87 | 1,71 | 5,96 | 89,83 | 21 | 21 |
APRILE 2012 | 11 | 28,04 | 2,55 | 4,01 | 32,05 | 16 | 20 |
APRILE 2013 | 10 | 6,48 | 0,65 | 0,25 | 6,73 | 11 | 14 |
APRILE 2014 | 2 | 0,02 | 0,01 | 0,00 | 0,02 | 3 | 16 |
APRILE 2015 | 25 | 29,10 | 1,16 | 8,99 | 38,09 | 12 | 11 |
Totale | 72 | 118,41 | 1,64 | 10,22 | 128,63 | 51 | 71 |
MEDIE MESE APRILE 2011-2015 | 14 | 23,68 | 1,64 | 2,04 | 25,73 | 10 | 14 |
APRILE 2016 | 58 | 64,09 | 1,11 | 3,69 | 67,78 | 14 | 24 |