Comune: | Anghiari |
Località: | Tavarnelle di Anghiari |
Tel.: | 0575 723140 |
Ingresso: | giovedì - venerdì dalle ore 16 alle 18 (chiusa dal 20 dic al 20gen) |
Accessibilità ai disabili: | parziale |
La Barbolana rappresenta un singolarissmo esempio di villa fortificata in territorio aretino. L'originale impostazione tipologica e volumetrica con l'eccezionale sviluppo in altezza della torre centrale e la non comune posizione geografica ne fanno un elemento emergente determinante nel paesaggio della Valtiberina. La villa è collegata al Convento dei Cappuccini, posto più in alto, attraverso un rettilineo affiancato da cipressi. La sua storia è legata a quella del feudo di Montauto governato fin dal secolo XI dalla famiglia Barbolani. L'edificio, voluto da Federico di Antonio Barbolani e costruito tra 1556 e il 1582, rappresenta un momento di sintesi tra la villa, il palazzo e il castello. Ha una pianta quadrata con bastioni angolari lievemente sporgenti; la mole del volume è scandita dalle finestrature, alcune delle quali finte o ritamponate, ed alleggerita dall'altezza della torre centrale. Gli ambienti interni risultano in gran parte voltati con portali rinascimentali in pietra e pavimentazione in cotto. Al piano terreno è posta la cappella del secolo XVIII. Fin dalla sua costruzione la villa fu funzionale ad una grande proprietà agricola in costruzione e svolse quindi anche il ruolo di centro di fattoria, consolidatosi fra il XVII e XVIII secolo. La villa è stata oggetto di ammodernamento nel secolo scorso in occasione del matrimonio tra Carlotte Barbolani e Simone Francesco Velluti Zati Duca di San Clemente. Il pianoro in cui sorge l'edificio è attualmente sistemato a prato con siepe di bosso perimetrale e una cortina di cipressi sul lato che affaccia verso la val Sovara. Pregevole infine il pozzo in pietra che sorge al lato del vialetto d'ingresso.
The Barbolana is a quite remarkable example of a fortified villa in the Arezzo area. Its highly original design (with a soaring central tower) and unusual geographical location make it something of a Tiber valley landmark. The villa is connected to the Capuchin Monastery higher up by a cypress-lined avenue. Its history is bound up with that of the Montauto feudal estate, which was governed from the 11th century by the Barbolani family. The edifice, built by Federico di Antonio Barbolani between 1556 and 1582, is a cross between a villa, a palace and a castle. It is built on a square plan with slightly protruding corner ramparts; the main building is punctuated by rows of windows - some of them false or filled in - and the overall effect is also lightened by the height of the central tower. The interior, much of which is vaulted, has stone Renaissance doorways and brick floors. The chapel on the ground floor is 18th century. The villa was originally designed to serve a large farming estate, and its farmhouse function became well established between the 17th and 18th centuries. The villa was modernised in the last century on the occasion of the wedding between Carlotte Barbolani and Simone Francesco Velluti Zati, duke of San Clemente. The flat ground on which the building stands is now set out as a lawn, with box hedges around the perimeter and a row of cypress trees on the side facing the Sovara valley. One particularly charming detail worth noting, finally, is the stone well that stands to one side of the entrance driveway.