Comune: | Castelnuovo Berardenga |
Località: | San Gusmè |
L'attuale villa fu realizzata alla fine del XVII secolo per volere del cavaliere Flaminio Del Taia. Intorno ai primi anni del XIX secolo la proprietà passò ai Piccolomini Clementini, i quali rinnovarono la villa e realizzarono l'immenso parco che la circonda. Il fabbricato, a pianta rettangolare, si sviluppa su tre piani sottolineati da cornici marcapiano e termina con una copertura a padiglione al centro della quale s'innalza una torre colombaia. Sulla facciata principale, all'altezza del piano nobile si aprono tre arcate evidenziate da pilastri che si elevano per tutta l'altezza. Accanto alla villa si trova la cappella di San Giovanni costruita intorno al 1730, dalla quale si stacca un corpo più basso con i locali per la fattoria, al termine dei quali iniziano le scuderie, la cui parte posteriore, che funge da muro di cinta, è visibile dal giardino. Di fronte alla villa inizia l'immenso parco, progettato da Agostino Fantastici intorno al 1833, che si estende per chilometri culminando in un lago artificiale completamente inserito nel bosco. Esso è caratterizzato da una folta vegetazione composta da piante rare d'alto fusto come sequoie, alberi di canfora, cedri del Libano, palme nane mimose e gelsomini. La presenza dominante è però quella delle querce, dei pini e dei carpini. L'accesso al parco avviene attraverso due ingressi, uno laterale ed uno principale. Da quest'ultimo si dipartono tre percorsi, dei quali uno conduce direttamente al lago mentre gli altri due seguono il perimetro del bosco, dentro al quale si sviluppano una serie di vialetti tortuosi. Sul laghetto artificiale, alimentato dal fiume Ombrone, sorgono due edifici che hanno funzione di riparo e luogo di sosta: il "ninfeo" e la "casa delle barche". Il ninfeo, un edificio in mattoni e travertino di stampo rinascimentale, sorge su un arenile pavimentato che scende a gradoni in acqua con funzioni di darsena. Piccole colonne servono all'ormeggio delle imbarcazioni usate per raggiungere gli isolotti al centro del lago, collegati alle rive da ponticelli di legno. La casa delle barche, collegata tramite un canale al lago, è un corpo rettangolare con tetto a capanna, su cui da entrambi i lati, si apre un arco ad ogiva. All'interno del parco vi sono altre costruzioni con funzioni puramente decorative: la Calcinaia, raggiungibile dalla villa attraverso un viale di cipressi e decorata al centro con una statua in terracotta di Marsia; il tempietto circolare dorico, con all'interno la statua di Pandora, posto in posizione dominante; un obelisco al centro di una radura; e un ninfeo composto da una fontana con zampillo centrale e da una grotta retrostante in sasso spugnoso, che si trova sul percorso principale che conduce al lago. Nel 1848 il cavaliere Emilio Piccolomini Clementini fece costruire un tunnel di collegamento con la strada che conduce ad Arceno, facilitando l'accesso alla tenuta e creando uno scorcio suggestivo sul parco. Nel corso degli anni l'edificio ha subito numerosi passaggi di proprietà e in questi ultimi anni è stato ristrutturato diventando il centro di una grande tenuta agricola.
The present villa was built at the end of the 17th century by squire Flaminio Del Taia. In the early 19th century the property passed into the hands of the Piccolomini Clementini, who renovated the villa and built the huge park that surrounds it. The rectangular building is on three floors, as the string-course on the exterior makes clear and ends with a pavilion roof at the centre of which is a dovecote. At the piano nobile level on the main façade of the building are three arches with pilasters running the full height. Next to the villa stands the chapel of San Giovanni, built around 1730, and near it another lower building whose interior spaces are used for farming activities. At the end of this structure begin the stables, the rear part of which acts as the boundary wall and is visible from the garden. The immense park that spreads out in front of the villa was designed by Agostino Fantastici in around 1833. It extends for several kilometres and ends in an artificial lake that is completely surrounded by woodland. The woods themselves are thick with trees, including some quite rare species such as sequoias, camphor trees, Lebanon cedars, dwarf palms, mimosa and jasmine. The main types of tree, however, are oaks, pines and hornbeams. Access to the park is through either of two gates, a main entrance and a side entrance. The latter opens onto paths leading in three directions, one straight to the lake, the others running round the outside of the wood, through which various other winding paths run. Two buildings near the artificial lake, which is fed by the Ombrone river, were built as resting-places and for purposes of shelter, and are known as the ninfeo (nymphaeum) and the casa delle barche (boathouse). The nymphaeum, a Renaissance-style building made of brick and travertine, stands on a paved lakeside shore that leads down in broad steps to the water, and acts as a dock, with small mooring posts for the boats that are used to cross to the islands which lie at the centre of the lake and are also connected to the lakeside by wooden bridges. The boathouse, which is joined to the lake by a canal, is a rectangular building with pavilion roof, with a pointed arch opening on both sides. Inside the park are other buildings that were added for purely decorative purposes: the calcinaia (limehouse), reached from the villa by an avenue of cypress trees decorated in the centre with a terracotta statue of Marsia; a circular Doric temple (with a statue of Pandora in it), built in a commanding position; an obelisk at the centre of a clearing; and a lily pool whose fountain has a central water jet and a grotto behind in spongestone, on the main path leading to the lake. In 1848 squire Emilio Piccolomini Clementini had a tunnel built connecting to the road to Arceno, which facilitated access to the estate and created charming views over the park. Over the years the property has changed hands many times and in recent years has been renovated and developed into a large agricultural concern.