Il complesso è situato in un'area collinare di notevole valore paesaggistico ed è parte integrante di un sistema di case coloniche e terrazzamenti coltivati ad ulivi che traguarda il complesso monumentale della Certosa del Galluzzo, principale punto di riferimento visivo di questa porzione di territorio.
Donato da Flora Wiechmann Savioli alla Regione Toscana nel 2008, l'edificio acquisito nei beni immobiliari della Regione dal Settore Patrimonio e Logistica, è gestito dal Settore Petrimonio culturale, siti UNESCO, arte contemporanea, memoria.
Dal 2012 sono stati organizzati eventi e visite in collaborazione con il MIBACT, l'Archivio di Stato, l'Università degli Studi di Firenze, il Politecnico di Milano e il FAI in occasione delle "Giornate di Primavera", nell'ambito del programma promosso dalla Regione Toscana "I luoghi insoliti" di apertura al pubblico di sedi regionali.
Inoltre, La Regione Toscana, ha affidato la direzione artistica di alcune iniziative inerenti i linguaggi espressivi contemporanei, tese alla valorizzazione dello spazio, al Cento per l'Arte contemporane L.Pecci di Prato (convenzione triennale 2012 – 2014).