Psr Feasr 2014-2020, Bando relativo ai "progetti integrati di filiera" PIF

Il bando PIF è un bando "condizionato", ovvero subordinato al recepimento del PSR da parte della Giunta Regionale e all'esame dei criteri di selezione da parte del nuovo Comitato di Sorveglianza.

BANDO CON ATTUAZIONE
Condividi

Data di pubblicazione bando su BURT

03 giugno 2015

Data di scadenza presentazione domande

30 ottobre 2015

 

Bando
PIF (Progetti Integrati di Filiera), ovvero finanziamenti per soggetti che si mettono insieme in un progetto di gruppo su una filiera agricola.

Scadenza
Il bando scade il 30 ottobre 2015 a mezzanotte

A chi si rivolge
Da chi produce a chi vende: impegnati insieme nella stessa filiera agricola
Opportunità
Fino a 3,5 milioni di euro di contributi a fondo perduto per progetti di almeno 400.000 euro di investimenti
Come partecipare
  • Bisogna individuare un capofila del progetto.
  • La domanda si presenta sul portale di ARTEA www.artea.toscana.it
Leggi il bando completo (testo coordinato):

 

Finalità del bando

I PIF (Progetti Integrati di Filiera) sono progetti che aggregano gli attori di una filiera agroalimentare o forestale (agricoltori, imprese di trasformazione, commercializzazione ecc.) per affrontare i problemi della filiera stessa e per migliorare le relazioni di mercato.

I PIF consentono l'attivazione, nell'ambito dello stesso progetto, di una molteplicità di sottomisure/operazioni del PSR:

  • investimenti aziendali
  • promozione
  • innovazione tecnologica
  • diversificazione delle attività agricole (anche a scopi energetici)


Scadenza e presentazione della domanda

Il PIF deve essere presentato (inoltrato) sul Sistema Informativo di ARTEA (www.artea.toscana.it) dal Capofila entro la mezzanotte del 30 ottobre 2015.

La modulistica per la compilazione del PIF è disponibile sul Sistema Informativo di ARTEA  all'interno di Pratiche on-line (dopo l'accesso, scegliere dal menù la sezione Istanze).


Punti salienti del bando


1) Partecipanti
Si tratta di soggetti di varia natura appartenenti ad una filiera produttiva (aziende agricole/forestali, imprese di trasformazione primaria e secondaria, imprese che svolgono la commercializzazione, soggetti pubblici ecc…) interessati al raggiungimento degli obiettivi del progetto. Per ciascun progetto di filiera il numero minimo di soggetti partecipanti è 12, di cui almeno 5 partecipanti diretti.

  • I partecipanti diretti richiedono contributi nell'ambito del progetto e al tempo stesso sostengono l'onere finanziario degli investimenti, nell'ambito della sottomisura o operazione che attivano. Fra i partecipanti diretti almeno 3 devono svolgere un ruolo all'interno del PIF nell'ambito della fase di produzione primaria.
  • I partecipanti indiretti sono invece coinvolti indirettamente nella realizzazione degli obiettivi del progetto di filiera in quanto possono giovarsi delle ricadute positive della realizzazione del progetto stesso, ma non richiedono contributi nell'ambito del PIF.


2) Gli accordi di filiera
Sono sottoscritti grazie ai PIF, sia dai partecipanti diretti che indiretti, rappresentano dei veri e propri contratti fra le parti interessate e costituiscono un forte impulso allo sviluppo ed all'integrazione delle filiere locali. I firmatari sono legati tra loro, per almeno tre anni, da vincoli di carattere contrattuale che regolano obblighi e responsabilità reciproche in merito alla realizzazione degli investimenti finalizzati al raggiungimento degli obiettivi prefissati nel PIF e alla fornitura di prodotti agricoli destinati alla trasformazione e commercializzazione agroindustriale. Negli impianti di trasformazione o nelle strutture di commercializzazione finanziati nell'ambito del PIF, infatti, le materie prime o i prodotti semilavorati utilizzati devono provenire, per almeno il 51% del quantitativo totale, dalle imprese agricole (o loro aggregazioni) di produzione primaria partecipanti al PIF, sia direttamente che indirettamente, per la durata prevista nell'Accordo.

3) Capofila
È un partecipante diretto che ha il compito di aggregare e di rappresentare i diversi partecipanti al progetto integrato, seguirne la realizzazione e curare gli adempimenti tecnici ed amministrativi legati alla sua attuazione. Deve coordinare una articolata attività di animazione e di informazione al fine di garantire la massima diffusione delle opportunità legate al progetto, nonché la trasparenza nella formazione delle aggregazioni: si tratta di un'attività obbligatoria che dovrà essere inclusa all'interno del progetto PIF.

4) Sottomisure/operazioni che è possibile attivare

  • sottomisura 3.1 "Partecipazione a regimi di qualità dei prodotti agricoli e alimentari"
  • sottomisura 3.2 "Attività di informazione e promozione"
  • sottomisura 4.1 "Sostegno agli investimenti alle aziende agricole": tipo di operazioni 4.1.3 "Partecipazione alla progettazione integrata da parte delle aziende agricole" e 4.1.5 "Incentivare il ricorso alle energie rinnovabili nelle aziende agricole"
  • sottomisura 4.2 "Investimenti nella trasformazione, commercializzazione e/o lo sviluppo dei prodotti agricoli"
  • sottomisura 6.4 "Sostegno a investimenti nella creazione e nello sviluppo di attività extra-agricole": tipo di operazioni 6.4.1 "Diversificazione delle aziende agricole" e 6.4.2 "Energia derivante da fonti rinnovabili nelle aziende agricole"
  • sottomisura 8.6 "Sostegno a investimenti in tecnologie silvicole, trasformazione, mobilitazione, commercializzazione prodotti delle foreste"
  • sottomisura 16.2 "Sostegno a progetti pilota e di cooperazione"


5) Minimali e massimali del PIF
L'importo minimo di spesa complessiva ammissibile per ciascun PIF deve essere pari o superiore a 400 mila euro. Il massimo contributo concedibile per l'intero progetto PIF è pari a 3,5 milioni di euro.

6) Dotazione finanziaria
90 milioni di €

7) Filiere interessate
Le filiere interessate sono praticamente tutte quelle dei settori agricolo, agroalimentare e forestale (legno-energia).
È inoltre possibile presentare progetti multifiliera, ovvero su più filiere concentrate su un determinato territorio e/o di filiera corta.

8) Valutazione dei progetti
Una Commissione di valutazione, che sarà appositamente nominata, provvederà alla selezione dei progetti.

9) Criteri di selezione
Una volta presentata la domanda PIF la Commissione di valutazione stilerà una graduatoria.

Per entrare in graduatoria, oltre al rispetto dei requisiti minimi di accesso, la domanda PIF deve aver ottenuto almeno 50 punti.

Il massimo punteggio attribuibile ad una singola domanda PIF è pari a 100 punti.
I progetti che risulteranno ammissibili e che entreranno in graduatoria, verranno finanziati sulla base delle risorse a disposizione.
 

Consulta il bando

 

  • Bando (Allegato A), approvato con Decreto Dirigenziale n. 2359 del 26 maggio 2015. A seguito delle modifiche apportate con i Decreti Dirigenziali n. 4079 del 10/9/2015 e n. 4660 del 20/10/2015, il testo dell'Allegato A è stato integrato: consulta il testo coordinato.
  • Disposizioni generali e specifiche  per tutte le sottomisure/operazioni collegate al bando "Progetti Integrati di Filiera" (Allegato B), approvato con Decreto Dirigenziale n. 2359 del 26/05/2015. A seguito delle modifiche apportate con i Decreti Dirigenziali n. 3582 del 30/7/2015, n. 4488 del 9/10/2015, il testo dell'Allegato B è stato integrato: consulta il testo coordinato.

 

Scarica la presentazione del bando PIF

Per informazioni è possibile compilare il modulo on-line scrivici

Organismo emittente:
Regione Toscana

Aggiornato al:
17.05.2019
Article ID:
12632405