Sostenere investimenti finalizzati a migliorare le infrastrutture preesistenti dei porti di pesca, delle sale per la vendita all’asta, dei siti di sbarco e dei ripari di pesca, inclusi gli investimenti destinati a strutture per la raccolta di scarti e rifiuti marini. Migliorare la qualità, il controllo e la tracciabilità dei prodotti sbarcati, accrescere l’efficienza energetica, contribuire alla protezione dell’ambiente e migliorare la sicurezza e le condizioni di lavoro. Sono queste le finalitò del bando misura 1.43 “Porti, luoghi di sbarco, sale per la vendita all’asta e ripari di pesca” del Po Feamp 2014-2020 approvato dalla Regione Toscana con decreto dirigenziale 7576 del 20 maggio 2020
In evidenza: pubblicata la graduatoria del bando (decreto del 2 aprile 2021)
La Regione Toscana con decreto dirigenziale 5598 del 2 aprile 2021 ha approvato la graduatoria del bando:
- graduatoria bando misura 1.43 Po Feamp annualità 2020 (allegato A del decreto)
Finalità. Le operazioni attivabili tramite la misura 1.43 sono coerenti con l’obiettivo tematico di migliorare la competitività delle PMI previsto tra gli obiettivi tematici del Quadro Strategico Comune per la programmazione 2014/2020 (obiettivo tematico 3) ed afferisce alla Priorità 1 del FEAMP, articolo 43 del Regolamento UE n.508/2014 “Porti, luoghi di sbarco, sale per la vendita all’asta e ripari di pesca”.
Soggetti ammissibili a finanziamento
- Imprese operanti nel settore della pesca e dell'acquacoltura
- Imprese di servizi per il settore pesca ed acquacoltura
- Enti pubblici
Scadenza e presentazione domanda. La domanda di aiuto deve essere presentate, tramite Dichiarazione unica aziendale (Dua), attraverso il sistema informatizzato sul sito di Artea www.artea.toscana.it entro le ore 13 del 30° giorno a decorrere da quello successivo alla data di pubblicazione del presente bando sul Burt (3 giugno 2020), ossia entro le ore 13 del 3 luglio 2020.
Ogni richiedente, che dovrà preventivamente costituire il fascicolo aziendale presso uno dei centri autorizzati (CAA), può presentare una sola domanda in riferimento al presente bando.
Per presentazione della domanda si intende la sottoscrizione della DUA nel sistema informatico Artea secondo le Disposizioni per la costituzione ed aggiornamento del Fascicolo Aziendale nell’Anagrafe delle Aziende agricole di Artea e per la gestione della Dichiarazione Unica Aziendale DUA come aggiornate dal decreto del direttore Artea n. 70/2016 che ha sostituito le disposizioni approvate con decreto del direttore di Artea n. 140 del 31/12/2015):
- firma elettronica qualificata o firma digitale, purché il certificato sia rilasciato da un certificatore accreditato;
- autenticazione al sistema informativo con Carta nazionale dei servizi Cns (smart card rilasciata da Certificatore riconosciuto) o Carta d’identità elettronica (Cie).
Interventi ammissibili. Sono ammissibili investimenti finalizzati a migliorare le infrastrutture dei porti di pesca, delle sale per la vendita all’asta, dei siti di sbarco e dei ripari di pesca; b) investimenti destinati a strutture per la raccolta di scarti e rifiuti marini; c) investimenti nei porti, nelle sale per la vendita all’asta, nei luoghi di sbarco e nei ripari di pesca; d) investimenti finalizzati alla costruzione o all’ammodernamento di piccoli ripari di pesca. Sono esclusi gli interventi finalizzati alla costruzione di infrastrutture ex-novo di porti, siti di sbarco e sale per la vendita all’asta.
Spese ammissibili. Sono ammissibili le spese sostenute per investimenti iniziati successivamente il 1 gennaio 2014 a condizione che alla data di presentazione della domanda gli interventi oggetto del contributo non siano ancora terminati materialmente. Gli interventi sono considerati terminati antecedentemente la presentazione della domanda anche quando nessuna voce di spesa funzionale al progetto è sostenuta successivamente la data di presentazione della domanda iniziale. La spesa è sostenuta quando risulta fatturata e pagata. Il progetto/intervento è terminato quando è funzionante e funzionale.
Le principali categorie di spese ammissibili riguardano costi di investimento chiaramente connessi all'attività di progetto (ad esempio, acquisto di macchinari e attrezzature).
Segue una lista indicativa delle spese ammissibili; altre tipologie di spesa saranno valutate tenendo conto di quanto riportato nei documenti di coordinamento nazionali predisposti dal Tavolo istituzionale MiPAAF/Regioni ed in particolare a quanto previsto nelle “Linee guida per l’ammissibilità delle spese del Programma Operativo FEAMP 2014/2020”.
- interventi di riqualificazione fisica dei porti pescherecci (rifacimento pavimentazioni, impianti di illuminazione, arredo urbano, realizzazione sotto-servizi, impiantistica)
- acquisto di macchinari e attrezzature;
- impianti di rifornimento alimentati da biocarburante, ghiaccio, approvvigionamento d’acqua, ecc.- ristrutturazione di banchine o di approdi già esistenti;- opere murarie e impiantistiche strettamente inerenti il progetto;- costruzione, ammodernamento ed ampliamento di banchine;
- realizzazione o recupero scali di alaggio;
- recupero o nuova realizzazione di piccoli ripari di pesca;
- riqualificazione di sale per la vendita all’asta anche attraverso infrastrutturazioni immateriali (sistemi informativi di gestione della sala);
- realizzazione di impianti per lo stoccaggio ed il recupero dei rifiuti marini;
- investimenti in macchinari ed attrezzature strettamente connessi alla funzionalità dei porti di pesca (travel lift, gru per alaggio);
- acquisto di attrezzature e macchinari funzionali alla cantieristica esclusivamente per imbarcazioni da pesca;- realizzazione o potenziamento impianti di produzione ghiaccio e di erogazione acque in area portuale da destinare esclusivamente ad operatori nel comparto della pesca;
- realizzazione di nuovi edifici connessa all’ampliamento delle attività imprenditoriali nel settore della pesca in area portuale la cui spesa massima ammissibile non può essere superiore il 30% dell’investimento complessivo al netto delle spese generali, al netto delle spese dello stesso e dell’impiantistica
- riqualificazione di immobili esistenti per l’ampliamento delle attività imprenditoriali nelsettore della pesca in area portuale: per tali iniziative la spesa massima ammissibile non potrà essere superiore al 30% dell’investimento complessivo al netto delle spese generali e al netto delle spese dello stesso e dell’impiantistica;
- investimenti in attrezzature tecnologiche e programmi informatici necessari alla realizzazione del progetto;§
- attrezzature per diminuire la movimentazione manuale di carichi pesanti, escluse le macchine direttamente connesse alle operazioni di pesca;- dispositivi di protezione acustica e termica e apparecchi di ausilio alla ventilazione; - segnali di emergenza e di allarme di sicurezza; - generatori a efficienza energetica;
- acquisto di terreni non edificati e di terreni edificati nei limiti del 10% della spesa totale ammissibile dell'operazione considerata. Per i siti in stato di degrado e per quelli precedentemente adibiti ad uso industriale che comprendono edifici, tale limite è aumentato al 15%. In casi eccezionali e debitamente giustificati, il limite può essere elevato al 20% peroperazioni a tutela dell'ambiente. Tale spesa è ammissibile purché gli immobili siano direttamente connessi alla finalità dell’operazione prevista e che non siano stati oggetto, nel corso dei 10 anni precedenti alla data di presentazione della domanda, di un finanziamento pubblico;
- spese generali (costi generali e costi amministrativi): si tratta di spese collegate all’operazione finanziata e necessarie per la sua preparazione o esecuzione, disciplinate nel documento Linee guida per l’ammissibilità delle spese del Programma Operativo FEAMP 2014/2020 (Spese Generali, paragrafo 7.1.1.13).
Sono spese quantificate forfettariamente e ammissibili a cofinanziamento fino ad una percentuale massima del 12% dell'importo totale ammesso.
Contributo. Per ogni domanda il contributo sarà calcolato su una spesa massima di 400 mila euro. Il contributo non è cumulabile con altre agevolazioni richieste ed ottenute dal beneficiario per le medesime spese. L’intensità massima dell’aiuto pubblico può essere pari al 100% della spesa ammessa quando il beneficiario è un Organismo di diritto pubblico o un’impresa incaricata della gestione di servizi di interesse economico generale di cui all’art. 106, par. 2, Trattato sul funzionamento dell'Unione europea, qualora l’aiuto sia concesso per la gestione di tali servizi. L’intensità dell’aiuto pubblico può altresì essere compresa tra il 50% e il 100% della spesa totale ammessa quando quando l’intervento è attuato nell’ambito del titolo V, capi I, II o IV e soddisfa i criteri seguenti:
- interesse collettivo;
- beneficiario collettivo;
- elementi innovativi, se del caso, a livello locale.
Dotazione finanziaria. Il bando ha un budget di 751.879,39 euro. Eventuali risorse che si rendano disponibili per la misura 1.43 nel periodo di programmazione Feamp possono tranno integrare detto importo
Per conoscere tutti i dettagli necessari a presentare correttamente la domanda consultare integralmente il testo del bando e i suoi allegati
- Bando Po Feamp 2014-2020 misura 1.43 e allegati (allegato A del decreto)
Per saperne di più scrivere a sabrina.delvanga@regione.toscana.it
Organismo emittente: Regione Toscana