Pacchetto infrazioni, Italia in mora per la formica di fuoco

Con le decisioni sui casi di infrazione adottate periodicamente, la Commissione europea avvia azioni legali nei confronti degli Stati membri inadempienti agli obblighi previsti dal diritto dell'UE. Le decisioni qui esposte, relative a diversi settori e ambiti delle politiche dell'UE, mirano a garantire la corretta applicazione del diritto dell'UE a beneficio dei cittadini e delle imprese.
Le decisioni principali che interessano l’Italia, adottate dalla Commissione europa, sono illustrate di seguito. La Commissione procede inoltre all'archiviazione di 47 casi in cui le divergenze con gli Stati membri interessati sono state risolte senza che fosse necessario proseguire oltre nella procedura.

Per maggiori informazioni sulla procedura di infrazione dell'UE si rinvia al testo integrale delle domande frequenti. Per ulteriori dettagli sulla cronologia di un caso è possibile consultare il registro delle decisioni sui procedimenti di infrazione.

1. Ambiente

La Commissione invita l'ITALIA a impedire e gestire la diffusione di specie esotiche invasive in linea con il regolamento sulle specie esotiche invasive

La Commissione ha deciso di avviare una procedura di infrazione inviando una lettera di costituzione in mora all'Italia (INFR(2024)2226), per non avere gestito né impedito l'introduzione e la diffusione della formica di fuoco (Solenopsis invicta), come previsto dal regolamento sulle specie esotiche invasive (IAS, regolamento (UE) 1143/2014). Le specie esotiche invasive sono una delle 5 principali cause di perdita di biodiversità in Europa e nel mondo. Il regolamento IAS mira a prevenire, ridurre al minimo e mitigare gli effetti negativi delle specie esotiche invasive sulla biodiversità e sugli ecosistemi connessi, nonché sulla salute umana e sulla sicurezza, puntando nel contempo a limitare i conseguenti danni sociali ed economici in Europa.

Una volta documentata la presenza della formica di fuoco in Sicilia, l'Italia non ha informato "senza indugio" la Commissione né gli altri Stati membri del suo rilevamento precoce.

Le autorità italiane non hanno inoltre notificato alla Commissione alcuna misura di eradicazione né si sono espresse sulla loro efficacia. Inoltre, l'Italia non ha adottato tutte le misure necessarie per prevenire la diffusione involontaria della formica di fuoco e non ha attuato in modo efficace il sistema di sorveglianza delle specie esotiche invasive di rilevanza unionale.

Per essere in linea con il regolamento, l'Italia deve mettere in atto le misure necessarie. La Commissione procede pertanto all'invio di una lettera di costituzione in mora all'Italia, che dispone ora di 2 mesi per rispondere e rimediare alle carenze segnalate dalla Commissione, trascorsi i quali, in assenza di una risposta soddisfacente, la Commissione potrà decidere di inviare un parere motivato.

Parere motivato

La Commissione invita l'ITALIA a rispettare le norme sulla caccia agli uccelli, in particolare quelle sull'uso di piombo nelle munizioni

La Commissione ha deciso di inviare un parere motivato all'Italia (INFR(2023)2187) per mancata osservanza della direttiva Uccelli (direttiva 2009/147/CE) e del regolamento REACH (regolamento 1907/2006/CE, quale modificato dal regolamento (UE) 2021/57) in seguito alle modifiche introdotte nelle norme italiane sulla caccia.

La direttiva Uccelli mira a proteggere tutte le specie di uccelli selvatici naturalmente presenti nell'UE e i loro habitat. Il regolamento REACH modificato limita l'uso di munizioni contenenti piombo all'interno o in prossimità di zone umide per proteggere gli uccelli acquatici, l'ambiente e la salute umana.

La Commissione ha constatato che diversi atti legislativi italiani non sono conformi a tale normativa dell'UE. La legislazione italiana conferisce alle regioni il potere di autorizzare l'uccisione o la cattura di specie di fauna selvatica, anche nelle aree in cui la caccia è vietata, come le aree protette, e durante il periodo dell'anno in cui la caccia è vietata.

La legislazione italiana non è inoltre conforme alle disposizioni del regolamento REACH modificato sull'uso del piombo nelle munizioni. La Commissione ha inviato una lettera di costituzione in mora nel mese di febbraio 2024. Sebbene l'Italia abbia modificato la legislazione nazionale, il piano nazionale da essa previsto contiene ancora disposizioni non conformi alla direttiva Uccelli.

Di conseguenza l'Italia non ha ancora modificato la propria legislazione per conformarsi al regolamento REACH. La Commissione ha pertanto deciso di emettere un parere motivato nei confronti dell'Italia, che dispone ora di 2 mesi per rispondere e adottare le misure necessarie, trascorsi i quali la Commissione potrà decidere di deferire il caso alla Corte di giustizia dell'UE.
 

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Aggiornato al:
18.01.2025
Article ID:
233967937