Aggiornamento in:

Legge di stabilità e bilancio di previsione 2016

Il Consiglio regionale ha approvato la legge finanziaria per l'anno 2015, nonché il Bilancio di previsione per l'anno finanziario 2015 e pluriennale 2015 - 2017
Condividi

 

Il Consiglio regionale ha approvato la legge di stabilità per l'anno 2016 (legge regionale 28 dicembre 2015 n. 81 , pubblicata sul BURT  n. 57, parte prima, del 29 dicembre 2015), nonché il Bilancio di previsione 2016 – 2018 (pubblicato come legge regionale 28 dicembre 2015, n. 83 sul BURT n. 57, parte prima, del 29 dicembre 2015).

L'armonizzazione contabile  introdotta dal Decreto Legislativo 118/2011
A partire dal primo gennaio 2016 è entrato in vigore, per tutte le regioni, il D.Lgs 118/2011 recante "Disposizioni in materia di armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle Regioni, degli enti locali e dei loro organismi" integrato dal D.L. 126/2014.

Per armonizzazione contabile si intende il processo di riforma degli ordinamenti contabili pubblici diretto a rendere i bilanci delle amministrazioni pubbliche omogenei, confrontabili ed aggregabili. Tutto ciò ha determinato cambiamenti significativi nella modalità di presentazione e nella gestione del bilancio: con il bilancio di previsione 2016 – 2018, è stata superata la previgente articolazione delle componenti di bilancio in UPB, sostituendola, per l'entrata con la suddivisione in titoli /tipologie  e per la spesa con la ripartizione in Missioni /Programmi.

Bilancio di previsione 2016
Anche il bilancio 2016 della Regione Toscana, come avvenuto per i bilanci approvati negli ultimi anni, è caratterizzato da un contesto in cui le risorse regionali risultano fortemente penalizzate dalle manovre finanziarie dello Stato.
In particolare, la Legge di Stabilità statale per il 2016 prevede un taglio delle risorse erariali che, per il complesso delle Regioni a statuto ordinario vale 4.202 mln di euro, e per la Regione Toscana vale circa 314 mln di euro oltre 50 mln di euro di taglio IRAP lavoro per un contributo complessivo di circa 364 mln di euro.
La copertura dei 314 mln di euro, sopra detti,  è assicurata attraverso una riduzione dei trasferimenti sanitari pari a 149 mln di euro e un contributo statale alla riduzione dell'indebitamento regionale pari a 104 mln di euro. La quota residua di circa 61 mln di euro è coperta attraverso una previsione di rinuncia ai trasferimenti statali vincolati per 49 mln di euro e un accantonamento di fondi regionali pari a circa 12 mln di euro che corrispondono alle risorse da trasferire allo stato a completamento della manovra.
Per le ricadute finanziarie, ma soprattutto per i riflessi organizzativi e operativi che ne scaturiscono, riveste particolare importanza la ridefinizione del ruolo delle Province. 

Le previsioni di entrata  relative  al Titolo I ammontano a complessivi 8.178,74 mln di euro e comprendono sia le entrate tributarie che quelle derivanti dal Fondo nazionale trasporti per il trasporto su ferro e su gomma (382 mln di euro) che, in base alle nuove disposizioni dettate dal D.Lgs 118/2011, devono essere contabilizzate nell'ambito del Titolo I.
La manovra di bilancio 2016-2018, non ha fatto ricorso alla leva fiscale, ad eccezione di un intervento normativo sulle tasse automobilistiche che determina un incremento di gettito di circa 2,3 mln di euro, e di una operazione di regolarizzazione agevolata dell'imposta sulle concessioni del demanio e del patrimonio indisponibile dello stato non corrisposte o in corso di accertamento alla data del 31.12.2015. Fra le entrate extratributarie (Titolo III) sono da segnalare, in particolare, quelle relative al passaggio di funzioni dalle Province pari a circa 21 mln di euro così ripartiti:

  • canoni sulle concessioni del demanio idrico  per 17 mln di euro;
  • contributi versati nell'ambito dei controlli sugli impianti termici per 2 mln di euro;
  • proventi derivanti dalla concessione di autorizzazioni e per oneri istruttori relativi alle  funzioni ex province per 2 mln di euro .

La spesa regionale complessiva, al netto della componente passiva di amministrazione, è pari a 9.727,63 mln di euro di cui 6.752,15 destinate alle missioni ‘Tutela della salute' e ‘Politiche sociali'.
Altri aspetti salienti della spesa si possono riassumere come segue:

  • operazione province che comporta un aumento della spesa di funzionamento di circa 40 mln di euro dovuto al compenso per il personale riassorbito nei ruoli regionali che figura nella missione "Servizi istituzionali, generali e di gestione" ) oltre alle necessarie ulteriori spese di funzionamento legate allo svolgimento delle nuove funzioni  di circa 8 mln di euro;
  • costituzione di un fondo avente una dotazione finanziaria  pari a 20 milioni di euro (iscritto nella voce "Fondi e accantonamenti"), necessario a garantire la gestione di alcune funzioni  ex provinciali oggetto di riordino ai sensi della LRT 22/2015.
  • acquisizione in bilancio della nuova programmazione comunitaria 2014-2020 in particolare sulle missioni "Istruzione e diritto allo studio", "Sviluppo economico e competitività", "Politiche per il lavoro e la formazione professionale", "Agricoltura, politiche agroalimentari e pesca", "Energia e diversificazione delle fonti energetiche" e "Relazioni internazionali";
  • contabilizzazione di alcune poste tecniche previste dal D.Lgs.118/2011 ed in particolare le quote di spesa rinviate agli esercizi successivi (fondo pluriennale vincolato di spesa) per 39,97 milioni di euro, e l'anticipazione di liquidità del D.L.35/2013 per 643,64 milioni di euro.

 Tabella e grafici riepilogativi [file .pdf].

Questo aggiornamento lo trovi in:
Aggiornato al:
03.09.2018
Article ID:
14295031