Aggiornamento in:

Il mondo globale a colpo d'occhio

Condividi
Ci sono 6 miliardi di persone su questa Terra che potrebbero vivere meglio e offrire un futuro più sicuro ai propri figli se la distribuzione delle ricchezze sul pianeta fosse più equa e i modi fin qui percorsi per ottenere quelle ricchezze, più rispettosi dell’ambiente, degli individui e della comunità.
La scienza, il progresso, la democrazia hanno consentito a una parte dell’umanità di raggiungere traguardi
di benessere e serenità sconosciuti per secoli. Ma le guerre, lo sfruttamento miope delle risorse, l’indifferenza dinanzi alla povertà dell’altra parte del mondo impediscono che quel benessere e quella serenità divengano patrimonio di tutta l’umanità.
Bella o brutta che sia, la parola globalizzazione – se significa abbattimento delle barriere tra i popoli, fine
dei conflitti, garanzia del rispetto dei diritti civili, rispetto delle persone, disponibilità per tutti di acqua, cibo, aria pulita, scuole, medicinali – può rappresentare uno scenario positivo per tutti gli individui del pianeta. Ma se invece continueranno a prevalere il monopolio della finanza, l’assoggettamento dei popoli, il dominio nelle mani di pochi dei frutti della terra, l’affermazione del principio del più forte, l’imposizione di modelli che appiattiscono le diversità, avremo un peggioramento delle condizioni di vita degli esseri umani e faremo un passo verso un futuro incerto.
Queste cartine cercano di mostrare a colpo d’occhio alcuni aspetti del mondo così com’è oggi. È un mondo solo: il nostro, di tutti.
Questo aggiornamento lo trovi in:
Aggiornato al:
07.08.2008
Article ID:
262541