Ucraina: quinta serie di misure restrittive contro la Russia

Il Consiglio ha raggiunto l’accordo sull'adozione di una quinta serie di misure restrittive nei confronti della Russia in risposta all’aggressione dell'Ucraina.

Queste sanzioni vanno ad aggiungersi a quelle già in vigore e permetteranno di aumentare ancora la pressione economica sul Cremlino, concorrendo a minarne la capacità di finanziare l'invasione dell'Ucraina. Si tratta di provvedimenti ancora più ampi e severi, stabiliti in coordinamento con i partner internazionali, che indeboliranno ulteriormente l'economia russa.

Al di là delle sanzioni, l'Unione non ha lasciato dubbi circa l'urgenza di ridurre la dipendenza dalle importazioni di energia dalla Russia.

Nella comunicazione dell'8 marzo sul piano REPowerEU la Commissione ha annunciato una strategia volta a ridurre quanto prima la dipendenza dai combustibili fossili russi; i lavori per attuare il piano sono già iniziati.

Il pacchetto di misure consta di sei elementi.


1) Divieto di importare carbone
Blocco delle importazioni di carbone ogni sua forma dalla Russia. Il divieto, che interessa un quarto di tutte le esportazioni di carbone russe, cagionerà una perdita di circa 8 miliardi di euro l'anno per le casse dello Stato.

 2) Misure finanziarie

-    Divieto assoluto di effettuare operazioni con quattro banche russe e congelamento dei relativi beni. Poiché queste banche, ora completamente escluse dai mercati, detengono una quota di mercato del 23 % nel settore bancario nazionale, la misura indebolirà ulteriormente il sistema finanziario russo.

-    Divieto di prestare alla Russia servizi per le cripto-attività di elevato valore. La misura contribuisce a precludere eventuali scappatoie.

-    Divieto di fornire consulenza sui trust ai russi facoltosi, in modo che per loro diventi più difficile custodire capitali nell'UE.

3) Trasporti


-    Blocco totale delle attività degli operatori russi e bielorussi di trasporto merci su strada che lavorano nell'UE, con alcune eccezioni per categorie essenziali quali i prodotti agricoli e alimentari, gli aiuti umanitari e l'energia.

-    Divieto d'ingresso nei porti dell'UE per i natanti che battono bandiera russa. Sono previste deroghe per quelli che trasportano prodotti medici, alimentari ed energetici, tra le altre cose, nonché per scopi umanitari.

4) Divieti mirati di esportazione

-    Ulteriori divieti mirati di esportazione, per un valore di 10 miliardi di euro, in settori nei quali la Russia è vulnerabile a causa della grande dipendenza dalle forniture UE, ad esempio informatica quantistica, semiconduttori avanzati, macchinari di precisione, trasporti e sostanze chimiche. Sono compresi anche i catalizzatori specializzati usati in raffineria. Così facendo si continuerà a erodere la base tecnologica e la capacità industriale della Russia.

-    Divieto di esportazione esteso a carboturbi e additivi per carburanti, che potrebbero essere usati dall'esercito russo.

5) Ampliamento dei divieti di importazione

Divieti di importazione supplementari quantificabili in 5,5 miliardi di euro, riguardanti tra l'altro cemento, prodotti di gomma, legno, alcol (inclusa la vodka), liquori e prodotti ittici di lusso (compreso il caviale), e introduzione di una misura antielusione sulle importazioni di potassa dalla Bielorussia. Queste misure aiuteranno anche a colmare le lacune esistenti tra Russia e Bielorussia.

6) Esclusione della Russia dagli appalti pubblici e dai finanziamenti europei; chiarimenti giuridici e applicazione delle norme

-    Divieto assoluto per entità e cittadini russi di partecipare agli appalti pubblici nell'UE. Le autorità competenti possono autorizzare deroghe limitate laddove non esistano alternative valide.

-    Restrizioni del sostegno finanziario e non finanziario accordato alle entità russe di proprietà pubblica o sotto controllo pubblico nell'ambito dei programmi dell'Unione, dell'Euratom o degli Stati membri. Facendo seguito alle misure precedentemente annunciate nel campo della ricerca e dell'istruzione, ad esempio, la Commissione porrà fine alla partecipazione a tutte le convenzioni di sovvenzione a favore di enti pubblici russi o entità collegate e sospenderà tutti i pagamenti connessi nel quadro di Horizon 2020 e Horizon Europe, dell'Euratom e del programma Erasmus+. Nell'ambito di questi programmi non saranno conclusi nuovi contratti o accordi con enti pubblici russi o entità collegate.

-    Risolte le questioni derivanti dalla sovrapposizione tra le restrizioni all'esportazione di vari beni a duplice uso e tecnologie avanzate e altre disposizioni.

-    Estesi a tutte le valute ufficiali dell'UE i divieti in materia di esportazione di banconote e vendita di valori mobiliari.

La Commissione prende atto con favore del fatto che sono state imposte sanzioni nei confronti di altre 217 persone e 18 entità, compresi tutti i 179 membri dei sedicenti "governi" e "parlamenti" di Donetsk e Luhansk. In totale dal 2014 sono state sanzionate 1 091 persone e 80 entità.

Il 5 aprile scorso la Commissione ha pubblicato orientamenti ad uso degli Stati membri dell'UE su come valutare e prevenire le minacce alla sicurezza e all'ordine pubblico nell'Unione poste dagli investimenti russi e bielorussi. Il documento sottolinea i maggiori rischi derivanti dagli investimenti soggetti all'influenza del governo russo o bielorusso nel contesto della guerra in Ucraina e sollecita una stretta cooperazione tra le autorità coinvolte nel controllo degli investimenti e quelle preposte all'applicazione delle sanzioni.

Gli Stati membri che non l'hanno già fatto sono invitati a istituire urgentemente meccanismi globali di controllo degli investimenti, oltre che a far rispettare le norme antiriciclaggio per prevenire l'uso improprio del sistema finanziario dell'Unione da parte degli investitori russi e bielorussi.

In quanto custode dei trattati la Commissione europea è responsabile di vigilare sull'applicazione delle sanzioni dell'UE in tutta l'Unione.

L'UE è unita e solidale con l'Ucraina e continuerà a sostenere l'Ucraina insieme ai partner internazionali, anche attraverso ulteriore sostegno politico, finanziario e umanitario.

Maggiori informazioni:
Sito web della Commissione europea sull'Ucraina
Gazzetta ufficiale

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Aggiornato al:
03.05.2022
Article ID:
110268517