Con decreto dirigenziale 25613 del 22 dicembre 2022 la Regione Toscana ha approvato il bando Diversificazione delle aziende agricole (allegato A del decreto), che attua, per l'annualità 2022, la sottomisura 6.4 operazione 6.4.1 del Psr Feasr 2024-2020. La Regione con questo bando punta a incentivare gli investimenti per attività di diversificazione aziendale necessaria per la crescita, l’occupazione e lo sviluppo nelle zone rurali, integrando il reddito delle famiglie delle aziende agricole.
In evidenza: approvata la graduatoria delle domande presentate (decreto del 28 aprile 2023).
La Regione con decreto Artea 52 del 28 aprile 2023 ha approvata la graduatoria delle domande presentate:
- consulta la graduatoria (allegato 1 del decreto)
Scadenza del bando prorogata fino alle ore 13 del 31 marzo 2023 (decreto del 4 gennaio 2023)
Con decreto 83 del 4 gennaio 2023 la Regione ha prorogato il termine ultimo per presentare le domande dal 28 febbario fino alle ore 3 del 31 marzo 2023
Finalità del bando
Il bando ha lo scopo di concedere contributi in conto capitale, calcolati in percentuale sull’importo ammesso a finanziamento, ai destinatari / beneficiari del bando come individuati al paragrafo 2.1 del testo del bando, i quali intendono realizzare nella propria azienda, investimenti finalizzati a diversificare l’attività agricola.
Destinatari / beneficiari
Sono ammessi a presentare domanda e a beneficiare del sostegno i seguenti soggetti:
imprenditori agricoli professionali (IAP) iscritti, anche a titolo provvisorio, nell’anagrafe regionale ai sensi della legge regionale 27 luglio 2007, n.45, “Norme in materia di imprenditore e imprenditrice agricoli e di impresa agricola” e del Decreto del Presidente della Giunta Regionale 6 settembre 2017 n.49/R “Regolamento di attuazione del capo II della legge regionale 27 luglio 2007, n.45 (Norme in materia di imprenditore e imprenditrice agricoli e di impresa agricola);
- imprenditori agricoli professionali (IAP) riconosciuti, anche a titolo provvisorio, ai sensi della vigente normativa statale (D.Lgs 99/2004) da altre Regioni o Province autonome; - gli equiparati all’imprenditore agricolo professionale (IAP) ai sensi dell’art.20 della legge regionale 27 luglio 2007, n.45 (aziende degli enti pubblici che esercitano in via esclusiva attività definite agricole dall’art. 2135 del C.C. e dalle leggi statali speciali);
- imprenditori agricoli ai sensi del Codice civile articoli 2135 iscritti nel registro delle imprese sezione speciale aziende agricole, per le sole attività sociali e di servizio per le comunità locali e per le fattorie didattiche come definite dalla normativa regionale.
La qualifica "Imprenditore agricolo professionale" (Iap) o l’equiparazione allo Iap deve essere posseduta al momento della presentazione della domanda di aiuto; inoltre deve essere posseduta, e verificata, prima dell’emissione dell’atto di assegnazione dei contributi (in questa fase la verifica va fatta anche con riferimento al momento della presentazione della domanda di aiuto) e prima del saldo degli aiuti.
Il mancato possesso della qualifica di "Imprenditore agricolo professionale" (Iap) o della sua equiparazione, nei tempi sopra indicati porta all’esclusione della domanda o alla decadenza dal beneficio con conseguente revoca dell’atto di assegnazione dei contributi.
In caso di domanda presentata da un soggetto in possesso della qualifica Iap a titolo provvisorio, quest’ultimo si impegna ad acquisire la qualifica Iap a titolo definitivo nei modi e nei termini indicati al successivo paragrafo “Impegni del beneficiario”
Scadenza e presentazione domanda
Le domande di aiuto possono essere presentate a partire dal 6 febbraio 2023 ed entro le ore 13.00 del 31 marzo 2023, esclusivamente mediante procedura informatizzata impiegando la modulistica disponibile sulla piattaforma gestionale dell’anagrafe regionale delle aziende agricole gestita da ARTEA (di seguito “Anagrafe Artea”) raggiungibile dal sito www.artea.toscana.it
Interventi finanziabili
Gli interventi e i costi ammissibili sono i seguenti:
A) Investimenti materiali suddivisi in 6 tipologie
A.1 Interventi di qualificazione dell’offerta agrituristica e interventi per la preparazione e somministrazione di pasti, alimenti e bevande agli ospiti delle aziende che svolgono attività agrituristica:
- 1. Interventi di recupero e ristrutturazione degli edifici per l’ospitalità e per la ricettività agrituristica dell’azienda;
- 2. Acquisto di attrezzature idonee per la preparazione, lavorazione e conservazione dei cibi per la somministrazione di pasti, alimenti e bevande compresa la degustazione;
- 3. Miglioramento delle condizioni di sicurezza e delle condizioni di agibilità e accessibilità aziendale e abbattimento delle barriere architettoniche;
- 4. Realizzazione e/o sistemazione di percorsi aziendali in sicurezza;
- 5. Realizzazione o miglioramento dell’isolamento termico degli edifici;
- 6. Miglioramento dell’efficienza degli impianti di riscaldamento/raffreddamento. Per interventi di miglioramento dell’efficienza degli impianti di riscaldamento/raffreddamento si intende:
- installazione di caldaie ad alta efficienza certificate e di pompe di calore;
- installazione di centralina di controllo per la rilevazione in remoto della temperatura; - 7. Sistemi per il recupero, la depurazione e il riutilizzo delle acque per attività non produttive;
- 8. Realizzazione di vasche, serbatoi, invasi e condutture per la raccolta di acque meteoriche per attività non produttive;
- 9. Interventi volti al miglioramento, rispetto agli standard minimi obbligatori, delle piscine esistenti incluso l’acquisto di strumentazioni/attrezzature.
- 10. Realizzazione e/o sistemazione di aree verdi attrezzate per lo svolgimento in azienda di attività ricreative all’aria aperta, con esclusione dell’acquisto di piante;
- 11. Interventi relativi all’impiantistica e alla segnaletica;
- 12. Acquisto di personal computer ed attrezzature informatiche destinate all’attività agrituristica;
- 13. Realizzazione dei volumi strettamente necessari a contenere gli impianti tecnici (idrico, termico, di ventilazione, ecc.) che non possono, per esigenze tecniche di funzionalità o di sicurezza, trovare luogo entro il corpo dell’edificio;
Ulteriori specifiche: sono escluse dal contributo le spese per gli acquisti di arredi interni ed esterni, mobili, stoviglie, attrezzature per servizio tavola, vetrerie, porcellane e simili.
A.2 Interventi negli spazi aperti aziendali finalizzati a consentire l’attività di agricampeggio
- 1. Realizzazione e/o sistemazione di aree per l'ospitalità in spazi aperti aziendali al fine di realizzare attività di agricampeggio per l’ospitalità in tende, roulotte, camper e case mobili. Sono incluse le spese relative alla realizzazione di pozzetti agibili per acque di scarico e pozzetti di scarico per w.c. chimici, di servizi igienico-sanitari, di servizi di lavanderia;
- 2. Realizzazione di elementi essenziali non in muratura, finalizzati ad un corretto inserimento degli interventi per l’agri-campeggio e agri-sosta-camper nel contesto paesaggistico (quali divisori, coperture, etc…);
- 3. Realizzazione dei volumi strettamente necessari a contenere gli impianti tecnici (idrico, termico, di ventilazione, ecc.) che non possono, per esigenze tecniche di funzionalità o di sicurezza, trovare luogo entro il corpo dell’edificio;
- 4. Interventi relativi all’impiantistica e alla segnaletica;
- 5. Realizzazione e/o sistemazione di percorsi aziendali in sicurezza
Ulteriori specifiche: sono escluse dal contributo le spese per gli acquisti di arredi esterni.
A.3 Interventi finalizzati allo sviluppo di attività educative/didattiche (fattorie didattiche)
- 1. Interventi di recupero e ristrutturazione degli edifici da adibire a soggiorni diurni e locali per lo svolgimento di attività formative e didattiche;
- 2. Allestimento all’interno dei fabbricati aziendali di locali e aule laboratorio per lo svolgimento di attività formative e didattiche inclusi i servizi igienici;
- 3. Miglioramento delle condizioni di sicurezza e delle condizioni di agibilità e accessibilità aziendale e abbattimento delle barriere architettoniche;
- 4. Acquisto di attrezzature, arredi e strumenti didattici da impiegare per percorsi formativi didattici. Sono escluse dal contributo le spese per arredi esterni con funzione di mero svago (es. ombrelloni, barbecue, sdraio);
- 5. Allestimento di aree da destinare a coltivazioni e/o allevamenti, non come attività produttive aziendali, ma per lo svolgimento delle attività educative/didattiche (fattorie didattiche);
- 6. Realizzazione e/o sistemazione di percorsi aziendali in sicurezza;
- 7. Interventi per la realizzazione e/o sistemazione di percorsi didattico-naturalistici;
- 8. Interventi relativi all’impiantistica e alla segnaletica;
Ulteriori specifiche: sono escluse dal contributo le spese per gli acquisti di stoviglie, attrezzature per servizio tavola, vetrerie, porcellane e simili.
A.4 Interventi finalizzati allo sviluppo di attività sociali e di servizio per le comunità locali
Fra le attività sociali e di servizio per le comunità locali di cui all’art.10 bis del Regolamento attuativo 46/R/2004 sono ammissibili gli interventi relativi alle seguenti attività:
a) Attività educative e didattico-ricreative:
- attività afferenti ai nidi di infanzia e ai servizi integrativi della prima infanzia svolte nel rispetto della legge regionale 32/2002 e del suo Regolamento attuativo n.41/R/2013;
- attività di accoglienza e soggiorno di bambini in età prescolare dai 3 ai 6 anni svolte secondo la normativa vigente;
b) Accoglienza di persone, compresi i minori, con disabilità o svantaggio: attività giornaliera o di soggiorno con pernotto orientata anche all’inclusione nei processi produttivi agricoli di soggetti deboli, con disabilità o svantaggio o in fase di reinserimento sociale. Per tali attività è necessaria la presenza di almeno un adulto con mansioni di animazione, custodia e formazione;
c) Riabilitazione/cura tramite attività rurali: attività giornaliera o di soggiorno con pernotto aventi finalità socio-terapeutiche o comunque di assistenza, anche attraverso specifiche metodologie collegate all’attività aziendale rivolte a persone con disabilità o svantaggio di qualsiasi genere. Per tali attività è necessaria la presenza di almeno un adulto con mansioni di animazione e custodia;
Le attività di cui alle lettere b) e c) sono svolte nel rispetto della legge regionale 41 del 24 febbraio 2005.
Gli investimenti ammissibili sono i seguenti:
- 1. Interventi di recupero e ristrutturazione di fabbricati aziendali da adibire a soggiorni diurni o con pernotto e locali, inclusi i servizi igienici, per lo svolgimento delle attività sociali e di servizio per le comunità locali di cui all’art.10 bis del Regolamento attuativo n.46/R/2004;
- 2. Allestimento all’interno dei fabbricati aziendali di locali per lo svolgimento di attività socio-assistenziali inclusi i servizi igienici;
- 3. Miglioramento delle condizioni di sicurezza e delle condizioni di agibilità e accessibilità aziendale e abbattimento delle barriere architettoniche;
- 4. Acquisto di attrezzature, arredi e strumenti da impiegare per attività sociali. Sono escluse dal contributo le spese per arredi esterni con funzione di mero svago (es. ombrelloni, barbecue, sdraio);
- 5. Allestimento di aree da destinare a coltivazioni e/o allevamenti, non come attività produttive aziendali, ma per lo svolgimento delle attività sociali;
- 6. Realizzazione e/o sistemazione di percorsi aziendali in sicurezza;
- 7. Interventi per la realizzazione e/o sistemazione di percorsi didattico-naturalistici;
- 8. Interventi relativi all’impiantistica e alla segnaletica
Ulteriori specifiche: sono escluse dal contributo le spese per gli acquisti di stoviglie, attrezzature per servizio tavola, vetrerie, porcellane e simili.
A.5 Interventi per attività ricreative, sportive, escursionistiche e di ippoturismo riferite al mondo rurale comprese le attività legate alle tradizioni rurali e alla valorizzazione delle risorse naturali e paesaggistiche
- 1. Adattamento / ristrutturazione / adeguamento di strutture e recinti per il ricovero, per l’addestramento e l’impiego di animali per attività ricreative, e per attività faunistico-venatoria (es. recinti, maneggio, laghetti per pesca, gabbie per riproduttori, recinti per ambientamento…), esclusi fini sportivi agonistici;
- 2. Acquisto di attrezzature escluso il materiale di facile consumo da utilizzare per le suddette attività;
- 3. Interventi di restauro e risanamento conservativo di bivacchi fissi;
- 4. Interventi per la realizzazione e/o sistemazione di percorsi escursionistici;
- 5. Interventi per la realizzazione e/o sistemazione di aree verdi attrezzate per lo svolgimento in azienda di attività ricreative all’aria aperta, con esclusione dell’acquisto di piante;
- 6. Realizzazione e/o sistemazione di percorsi aziendali in sicurezza;
- 7. Interventi relativi all’impiantistica e alla segnaletica;
- 8. Acquisto di attrezzature fisse per i percorsi;
- 9. Restauro e risanamento conservativo di locali aziendali finalizzato alla realizzazione di un laboratorio per “mestieri tradizionali del mondo rurale”; sono compresi gli interventi relativi all’impiantistica;
- 10. Acquisto di attrezzature afferenti allo svolgimento dei “mestieri tradizionali del mondo rurale”.
Ulteriori specifiche: sono esclusi gli investimenti per attività ricreative non connesse alle tradizioni rurali (piscine, golf, tennis ecc).
Per “Mestieri tradizionali del mondo rurale” si intendono i processi produttivi e le attività dell’agricoltura e del mondo rurale, quali:
- lavorazione della terracotta e della ceramica, del vetro, del marmo, dell’alabastro, del mosaico, del legno, del ferro battuto per utensileria e per decorazione, della paglia, del cuoio per selleria e finimenti sportivi;
- la tessitura, la lavorazione della lana e la tintura con colori naturali dei tessuti artigianali;
- le attività di maniscalco, di “doma” di cavalli, il mestiere del “buttero”, il mestiere del “carbonaio”, con relative attività di trasformazione del legno in carbone.
A.6 Interventi per attività di conoscenza di prodotti del territorio quali vino e olio ai sensi della legge regionale 30/2003 (enoturismo e oleoturismo)
- 1. Interventi di recupero e ristrutturazione degli edifici da adibire ad ambienti o spazi da dedicare all’accoglienza per attività di conoscenza di prodotti del territorio quali vino e olio ai sensi della legge regionale 30/2003;
- 2. Allestimento all’interno dei fabbricati aziendali di locali utilizzati per l’attività di conoscenza dei prodotti del territorio quali vino e olio ai sensi l.r.30/2003 e smi;
- 3. Miglioramento delle condizioni di sicurezza e delle condizioni di agibilità e accessibilità aziendale e abbattimento delle barriere architettoniche;
- 4. Acquisto di attrezzature, arredi e strumenti da impiegare per l’attività di conoscenza dei prodotti del territorio quali vino e olio. Sono escluse dal contributo le spese per acquisto di bicchieri, stoviglie, attrezzature per servizio tavola, vetrerie, porcellane e simili.
- 5. Interventi relativi all’impiantistica e alla segnaletica
B) Spese generali
Le spese generali di cui al paragrafo “Spese generali” del documento “Disposizioni Comuni” sono ammissibili nel limite del 10% calcolato sull’importo complessivo degli investimenti materiali di cui alla precedente lettera A).
C) Investimenti immateriali
Acquisizione di programmi informatici finalizzati alla gestione degli ospiti, alla gestione della struttura aziendale e per sistemi di vendita online dei prodotti e servizi.
Dotazione finanziaria: il bando ha un budget finanziario complessivo di euro 5 milioni 400 mila euro
Per conoscere tutti i dettagli necessari a presentare correttamente la domanda consultare integralmente
- il testo del bando (allegato A) approvato con decreto dirigenziale n. 25613 del 22/12/22.
Per saperne di più compila e invia il form on line alla pagina Scrivici
Organismo emittente: Regione Toscana