Comune di Guardistallo (Pi)

Località della strage Guardistallo data 29 giugno 1944



Elenco delle vittime

47 morti (43 uomini e 4 donne)
Bachin Umberto, 45
Bartoli Isolina, 52
Bernocchi Menotti, 52
Bianchi Casimiro, 68
Biasci Angelo, 29
Biasci Edo, 17
Biasci Gennaio, 49
Biasci Pierino, 31
Biasci Rosa, 59
Camerini Arnaldo, 35
Camerini Settimo, 43
Cavallini Armando, 36
Cavallini Giuseppe, 76
Ceppatelli Colombo, 48
Daddi Aleandro, 60
Fabbri Giuseppe, 70
Fatticcioni Agostino, 44
Fatticcioni Giuseppe, 17
Fatticcioni Osvaldo, 16
Franci Ines, 41
Fulceri Luigi, 34
Gonnelli Ulisse, 59
Lessi Antonio, 27
Lessi Bruno, 72
Longa Sisto, 52
Lotti Lotto, 28
Macchia Marcello, 23
Marmeggi Dino, 34
Matteucci Antonio, 23
Mengozzi Giuseppe, 41
Molelli Alvo, 26
Nesi Aldo, 19
Nesi Giuseppe, 51
Pampana Umberto, 63
Pasquinelli Angiolino, 31
Pazzagli Francesco, 27????
Pazzagli Guido, 47
Pescucci Albizzo, 18
Regini Giuseppe, 53
Salvadori Gino, 29
Salvadori Olivo, 65
Simoncini Ivo, 18
Simoncini Sabatino, 49
Tarchi Orlando, 64
Tarchi Vezio Ugo, 29
Vanni Tullio, 31
Zucchelli Ersilia, 24

Descrizione

Nella notte tra il 28 ed il 29 giugno, il distaccamento "Otello Gattoli" della III Brigata Baribaldi si sta spostando dalla propria base, situata tra Riparbella e Montescudaio, verso l'abitato di Casale Marittimo, su indicazione del Cln di Livorno, con l'intento di occuparlo prima dell'arrivo degli Alleati.
I partigiani, in tutto circa un centinaio, intorno alle 6 del mattino si imbattono in una colonna di tedeschi nel corso dell'attraversamento della Guardistallo-Cecina. Siamo pochi chilometri a nord di Guardistallo, ne nasce uno scontro a fuoco che la sta percorrendo. Ne nasce uno scontro a fuoco che causa la morte di 11 partigiani e di un militare tedesco. I partigiani, soverchiati, sono costretti a ripiegare nei boschi e nelle campagne circostanti.
La reazione è immediata e si scatena contro le abitazioni del vicino centro abitato: gli uomini del paese sono rastrellati e fucilati, altri civili (tra cui le donne) sono uccisi perché accennano a fuggire, un altro grosso contingente di abitanti di Guardistallo si salva grazie all'intervento del parroco don Mazzetto Rafanelli. La sera le truppe tedesche lasciano il paese: gli americani vi arrivano il giorno successivo, 30 giugno.
Responsabili

In un primo momento l'inchiesta alleata si direzione sulla XVI PanzerGrenadier Division SS "ReichsFührer" e sul reparto di Reder, da poco giunto sul fronte italiano e di stanza in quei giorni tra Cecina e Donoratico. In realtà, gli autori sono uomini della XIX Divisone da Campo della Luftwäffe.
Note sui partigiani
Guardistallo è liberato il 30 mattina, Gli uomini della Gattoli si stanno dirigendo verso Casale Marittimo per arrivarvi prima degli alleati, i base alle direttive del Cln di Livorno, ed è quindi una decisione politico-strategica più che militare.
Indicazioni archivistiche
AS Pisa, fondo CLn Pisa e provincia, b. 8, fasc. 9, Crimini di guerra 1945, Relazione eccidio di Guardistallo Indicazioni bibliografiche
AAVV, Ora e sempre Resistenza. Testimonianze dei protagonisti e documenti, Anpi e provincia di Pisa, Pisa (b 41, f.)
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Bibliografia

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(a cura di), I giorni del fuoco e della speranza. 1945-1955 50° anniversario della Liberazione, Comune di Calcinaia, Calcinaia 1995, 140 pp.
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548. Scuola media "G. Marconi",
51° Anniversario dell'eccidio. La Scuola Media Statale "G. Marconi" di Guardistallo ricorda. Poesie degli alunni sul tema della pace, Provincia di Pisa, Pisa 1995, 42 pp. n.n.
551. Pezzino Paolo, Anatomia di un massacro. Controversia sopra una strage tedesca, Il Mulino, Bologna 1997, 243 pp.

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Aggiornato al:
06.02.2009
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581734