Il Bilancio di genere è previsto dall'art. 13 della L.R. 16/2009 sulla Cittadinanza di genere, come lo strumento di monitoraggio e valutazione delle politiche regionali in tema di pari opportunità.
Mediante il bilancio di genere la Regione:
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valuta il diverso impatto prodotto sulle donne e sugli uomini dalle politiche di bilancio e dalla
redistribuzione delle risorse in termini di danaro, servizi, tempo e lavoro sociale e domestico; -
analizza il diverso impatto sulla condizione di donne e uomini delle politiche nei diversi settori
dell'intervento pubblico; -
evidenzia l'utilizzo del bilancio per definire le priorità politiche e individuare strumenti, meccanismi ed
azioni per raggiungere la parità tra donne e uomini; -
nel rispetto degli strumenti di programmazione, ridefinisce le priorità e la riallocazione della spesa
pubblica senza necessariamente aumentare l'ammontare del bilancio pubblico totale.
Il Bilancio di genere è, di fatto, uno strumento di analisi che mira a offrire agli amministratori e ai
cittadini degli spunti di riflessione sul diverso impatto delle politiche sulle donne e sugli uomini, offrendo così
la possibilità di migliorare l'utilizzo delle risorse pubbliche con una maggiore equità ed efficienza nei confronti
di tutti i cittadini e di tutte le cittadine. Presupposto per questa analisi è la riclassificazione del bilancio in
ottica di genere.