La Convenzione, stipulata a Ramsar nel 1971 e ratificata dall'Italia con D.P.R. n. 488 del 13
marzo 1976 è stata uno dei primi accordi internazionali volti alla preservazione della vita selvatica e precisamente di un genere di ecosistemi poco conosciuto e tradizionalmente non tutelato nella legislazione statale. La convenzione, ad oggi sottoscritta da più di 150 paesi e con oltre 900 Zone Umide individuate nel mondo, rappresenta ancora l'unico trattato internazionale moderno per la tutela delle Zone Umide.
ISPRA nel corso del progetto Inventario delle zone umide avviato nel dicembre 2007 in collaborazione con l'ARPA Toscana, ha prodotto il Rapporto ISPRA 153/2011 Contributi per la tutela della biodiversità delle zone umide
Nel corso del progetto sono stati raccolti dati inerenti: la distribuzione, i valori (biodiversità, servizi ecosistemici, attività produttive), lo stato delle zone umide, le minacce a cui questi ambienti sono sottoposti e il quadro delineatosi ha permesso di definire delle indicazioni per la tutela della biodiversità legata agli ecosistemi acquatici e marino-costieri, sia all'interno che in aree limitrofe ad aree protette, a Siti Natura 2000 ed a Zone Ramsar.
Tale Rapporto è stato approvato dal Comitato paritetico per la Biodiversità nel corso della seduta del 23/04/2013 e costituisce di fatto un contributo operativo per consentire l'attuazione della Strategia Nazionale per la biodiversità.
La Regione Toscana conta sul proprio territorio 11 zone umide di importanza internazionale, riconosciute ai sensi della Convenzione di Ramsar:
- Lago di Burano Decreto ministeriale del 9/05/1977
- Laguna di Orbetello Decreto ministeriale del 9/05/1977
- Padule di Diaccia Botrona Decreto ministeriale del 06/02/1991
- Padule di Bolgheri Decreto ministeriale del 9/05/1977
- Lago e padule di Massaciuccoli - Macchia di Migliarino - Tenuta di San Rossore, Decreto ministeriale n. 299 del 21\10\2013
- Padule di Scarlino, Decreto ministeriale n. 300 del 21\10\2013
- Ex lago e padule di Bientina, Decreto ministeriale n. 301 del 21\10\2013
- Padule di Orti-Bottagone, Decreto ministeriale n. 302 del 21\10\2013
- Padule di Fucecchio, Decreto ministeriale n. 303 del 21\10\2013
- Padule della Trappola - Foce dell'Ombrone, Decreto ministeriale n. 304 del 21\10\2013
- Lago di Sibolla, Decreto ministeriale n. 305 del 21\10\2013
L'iter di riconoscimento delle ultime 7 aree sopracitate ha previsto una Delibera di Giunta Regionale n. 231 del 15 marzo 2004, in cui sono state proposte come zone umide Ramsar e una Delibera di Giunta Regionale n. 739 del 9 settembre 2013 in cui la Regione Toscana ha espresso parere favorevole in merito agli schemi di decreto ministeriale per rendere definitivo il riconoscimento quali zone umide di importanza internazionale delle aree proposte.
Le aree "Padule della Trappola - Foce dell'Ombrone" e" Lago e palude di Massaciuccoli " nel corso del 2017 sono state definitivamente designate quali Zone Ramsar dal Segretariato Generale della Convenzione Ramsar, includendole rispettivamente con il n. 2284 e n.2311 nella lista delle zone umide di importanza internazionale ai sensi dell' art.21 della Convenzione.
Dai seguenti link é possibile scaricare il formulario RIS (Ramsar Information Sheet) di ciascuna di tali aree:
Le zone Ramsar sono riconosciute di importanza internazionale non solo ai fini della regimazione delle acque ma soprattutto come habitat di flora e fauna caratteristiche, ed in particolare degli uccelli acquatici ritenuti una risorsa internazionale in virtù delle loro migrazioni transfrontaliere.
E' possibile visualizzare i confini delle aree Ramsar al seguente link: http://www502.regione.toscana.it/geoscopio/arprot.html
ed anche scaricare le perimetrazioni aggiornate in formato shapefile al link: http://www502.regione.toscana.it/geoscopio/cartoteca.html
Per maggiori informazioni contattare
Kinzica Marchesi: kinzica.marchesi@regione.toscana.it