Ampliare le prospettive di sviluppo favorendo la diversificazione della produzione, da attuare anche attraverso l’utilizzo in allevamento di specie di riferimento territoriale non alloctone, in un’ottica di rafforzamento della competitività e della redditività del settore acquacoltura toscano. Sono queste le finalità del bando misura 2.48 “Investimenti produttivi destinati all’acquacoltura - azione a, azione b, azione c, azione d, azione f, azione g, azione h" del Programma operativo Feamp 2014-2020, approvato dalla Regione Toscana con decreto dirigenziale 7576 del maggio 2020 (pubblicato sul Burt del 3 giugno).
In evidenza: presentato un >>> ricorso al Tar per l'annullamento della graduatoria (29 luglio 2021)
Pubblicata la graduatoria (decreto del 18 marzo 2021)
La Regione Toscana con decreto dirigenziale del 4906 del 18 marzo 2021 ha approvato la graduatoria del bando:
- graduatoria bando misura 2.48 Po Feamp annualità 2020 (allegato A del decreto)
Finalità. Contributi alle imprese acquicole della Toscana per iniziative destinate a finanziare investimenti produttivi nel settore dell’acquacoltura, in linea con l’obiettivo tematico 3 del Quadro strategico comune per la programmazione 2014-2020.
Soggetti ammissibili a finanziamento
- Imprese acquicole
Scadenza e presentazione domanda. La domanda di aiuto deve essere presentate, tramite Dichiarazione unica aziendale (Dua), attraverso il sistema informatizzato sul sito di Artea www.artea.toscana.it entro le ore 13 del 30° giorno a decorrere da quello successivo alla data di pubblicazione del presente bando sul Burt (3 giugno 2020), ossia entro le ore 13 del 3 luglio 2020.
Ogni richiedente, che dovrà preventivamente costituire il fascicolo aziendale presso uno dei centri autorizzati (CAA), può presentare una sola domanda in riferimento al presente bando.
Per presentazione della domanda si intende la sottoscrizione della DUA nel sistema informatico Artea secondo le Disposizioni per la costituzione ed aggiornamento del Fascicolo Aziendale nell’Anagrafe delle Aziende agricole di Artea e per la gestione della Dichiarazione Unica Aziendale DUA come aggiornate dal decreto del direttore Artea n. 70/2016 che ha sostituito le disposizioni approvate con decreto del direttore di Artea n. 140 del 31/12/2015):
- firma elettronica qualificata o firma digitale, purché il certificato sia rilasciato da un certificatore accreditato;
- autenticazione al sistema informativo con Carta nazionale dei servizi Cns (smart card rilasciata da Certificatore riconosciuto) o Carta d’identità elettronica (Cie).
Interventi ammissibili. L’articolo 48 all’articolo 48 "Investimenti produttivi destinati all'acqualcoltura" del Regolamento UE 508/2014 prevede azioni distinte come nell’ordine alfabetico seguente:
a) investimenti produttivi nel settore dell’acquacoltura;
b) diversificazione della produzione dell’acquacoltura e delle specie allevate;
c) ammodernamento delle unità di acquacoltura, compreso il miglioramento delle condizioni di lavoro e di sicurezza dei lavoratori del settore dell’acquacoltura;
d) miglioramenti e ammodernamento connessi alla salute e al benessere degli animali, compreso l’acquisto di attrezzature volte a proteggere gli allevamenti dai predatori selvatici;
f) investimenti destinati a migliorare la qualità o ad aggiungere valore ai prodotti dell’acquacoltura;
g) recupero di stagni o lagune di acquacoltura esistenti tramite la rimozione del limo o investimenti volti a impedire l’accumulo di quest’ultimo;
h) diversificazione del reddito delle imprese acquicole tramite lo sviluppo di attività complementari.
Sono altresì ammessi investimenti riguardanti
- le imbarcazioni di servizio con licenza di pesca di V^ categoria asservite ad impianto utilizzate in acquacoltura e gli investimenti relativi al commercio al dettaglio svolto dall’azienda quando tale commercio formi parte integrante dell’impresa di acquacoltura.
- Si specifica che tra le attività di acquacoltura rientrano l’esercizio di impianti intensivi quali la piscicoltura, le avannotterie, la molluschicoltura e l'acquacoltura estensiva.
Spese ammissibili. Le principali categorie di spese ammissibili riguardano costi di investimento chiaramente connessi all'attività di progetto (ad esempio, acquisto di macchinari e attrezzature, interventi di ampliamento e di ammodernamento, ecc.).
Segue una lista indicativa delle spese ammissibili; altre tipologie di spesa saranno valutate tenendo conto di quanto riportato nei documenti di coordinamento nazionale disposti dal Tavolo Istituzionale Mipaaf/Regioni:
- investimenti in attrezzature tecnologiche e programmi informatici necessari alla realizzazione del progetto;
- costruzione e/o ampliamento o miglioramento di impianti di acquacoltura e maricoltura, per la riproduzione e la crescita dei pesci, crostacei e molluschi o altri organismi marini e di acqua dolce di interesse commerciale, ivi comprese le imbarcazioni di servizio di cui all’art. 4;
- acquisto di macchinari e attrezzature per impianti di acquacoltura e maricoltura e imbarcazioni asservite agli impianti di acquacoltura di cui all’art. 4;
- spese per il miglioramento delle condizioni d’igiene e sanitarie, delle condizioni ambientali, dei sistemi di produzione anche attraverso l’adozione di innovazioni tecnologiche;
- lavori di sistemazione o di miglioramento dei circuiti idraulici all’interno delle imprese acquicole, compresi il riciclo dei rifiuti delle acque;
- opere murarie e impiantistiche strettamente inerenti agli impianti e/o agli accessori;
- adeguamento dei mezzi alle esigenze aziendali (coibentazione/impianti frigoriferi);
- acquisto di terreni non edificati e di terreni edificati nei limiti del 10% della spesa totale ammissibile dell'operazione considerata. Per i siti in stato di degrado e per quelli precedentemente adibiti a uso industriale che comprendono edifici, tale limite è aumentato al 15%. In casi eccezionali e debitamente giustificati, il limite può essere elevato al 20% per operazioni a tutela dell'ambiente. Tale spesa è ammissibile purché gli immobili siano direttamente connessi alla finalità dell’operazione prevista e che non siano stati oggetto, nel corso dei 10 anni precedenti alla data di presentazione della domanda, di un finanziamento pubblico;
- spese per impianti che producono energia da fonti rinnovabili per uso esclusivamente aziendale, nei limiti del 15% della spesa riconosciuta ammissibile;
- acquisto di attrezzatura informatica, compreso il relativo software specifico/specialistico;
- in riferimento all’articolo 48 "Investimenti produttivi destinati all'acqualcoltura", par. 1 lett. a, b, c, f ed h del Regolamento UE 508/2014 :
a) acquisto di mezzi/attrezzature atti al trasporto dei prodotti ittici connesso alle attività degli impianti per la commercializzazione all'ingrosso quali:
- spese per la fornitura e la posa in opera di cassoni coibentati e spese strettamente inerenti l’acquisto dei sistemi di refrigeramento delle celle frigorifere per i prodotti ittici per i quali non si può interrompere la catena del freddo, esclusa la motrice (autoveicolo e autocarro);
- acquisto di un automezzo dotato di coibentazione e gruppo frigorifero,
- acquisto di un automezzo destinato al trasporto di materiale vivo.
Limitatamente alla lettera h) sono altresì ammesse le spese per l’acquisto di mezzi utilizzati per la somministrazione di “cibo da strada”.
Contributo. La misura 2.46 del Po Feamp 2014-2020 prevede un’intensità massima dell’aiuto pubblico pari al 50% delle spese ammesse sulla base dei costi sostenuti dai beneficiari, secondo quando previsto dal par. 1 art. 95 “Intensità dell’aiuto pubblico” del Reg. (UE) n. 508/2014. Per ogni domanda di contributo la spesa massima ammissibile è di euro 800 mila. In deroga a quanto sopra esposto, si applicano i punti percentuali aggiuntivi/riduttivi dell’intensità dell’aiuto pubblico per i tipi specifici di operazioni elencati nella tabella sottostante (allegato I al Reg. (UE) 508/2014):
- Interventi connessi alla pesca costiera artigianale: possibile aumento 30%
- Interventi attuati da imprese che non rientrano nella definizione di PMI: riduzione 20%
Dotazione finanziaria: il bando ha un budget di 1 milione 323 mila 268,42 euro. Eventuali risorse che si renderanno disponibili per la misura 2.48 nel periodo di programmazione Feamp potranno integrare detto importo.
Per tutti i dettagli necessari a presentare correttamente la domanda di aiuto consultare integralmente il testo del bando e i suoli allegati:
- Bando misura 2.48 e allegati (allegato B del decreto 7576/2020)
Per saperne di più scrivere a sabrina.delvanga@regione.toscana.it
Organismo emittente: Regione Toscana