6 dicembre 2018
16:36

Rossi a Bruxelles: "L'Europa sia più coesione sociale"

FIRENZE - "Il governo dovrebbe rinunciare al reddito di cittadinanza e potenziare invece il Reddito di inclusione varato dal governo Gentiloni, riaprire con i sindacati una discussione sulla legge Fornero e poi, soprattutto, investire tutto quello che riesce a risparmiare, dando la priorità ad aspetti come l'assetto del territorio, mettendo in sicurezza scuole, fiumi, ponti, ma anche costruendo strategie di investimenti nel turismo, con ritorni in termini di occupazione e di Pil".

Il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi ha le idee chiare su cosa dovrebbe fare il governo per superare l'attuale situazione nei rapporti con l'Europa ed evitare la procedura di infrazione.

Un auspicio positivo, che dovrà fare in conti con quello che si sta muovendo in Europa e con i risultati delle prossime elezioni.

"L'Europa non è stata sufficientemente coesione sociale - dice Rossi - non è riuscita a proteggere i giovani, i ceti popolari è diventata essa stessa un grande mercato con le regole dei mercati globalizzati, dove competizione tra le diverse aree ha finito per far pagare le dinamiche della crisi soprattutto ai meno abbienti. Non può esistere, in Europa, che si possa chiudere un'azienda in Toscana per trasferire la stessa produzione in un altro paese europeo, facendo dumping sociale, cioè andando a cercare i salari più bassi. E nemmeno può esistere che vi siano paradisi fiscali, creando così un dumping fiscale. Se l'Europa non corregge questi aspetti, il popolo diventa nemico dell'Europa. Credo, ad esempio, che l'Europa dovrebbe avere un contratto di base per i lavoratori e una protezione europea di base per chi è disoccupato, tutti investimenti che potrebbero essere incrementati anche con tasse sulle transazioni finanziarie, tipo Tobin Tax, o come carbon tax, sull'inquinamento, senza colpire i ceti meno abbienti ma usando le risorse per alimentare i fondi strutturali".

Quanto alle prossime elezioni, Rossi auspica un grande schieramento all'insegna dell'uguaglianza e della democrazia, che si contrapponga agli euroscettici, per scongiurare una nuova maggioranza composta dal partito popolare europeo e da tutti i sovranisti a cominciare dalla Lega italiana.

Una sponda che comprenda l'Europa liberale e anche i verdi tedeschi che hanno "un programma molto avanzato, europeista".