Terzo settore

Il Terzo Settore è un insieme di enti di carattere privato sotto il profilo della veste giuridica, ma pubblici per le finalità di utilità e di promozione sociale che perseguono, agendo in diversi ambiti, dall’assistenza alle persone con disabilità alla tutela dell’ambiente, dai servizi sanitari e socio-assistenziali all’animazione culturale. Spesso gestiscono servizi di welfare istituzionale e sono presenti per la tutela del bene comune e la salvaguardia dei diritti negati.

Il Terzo settore, presente nella storia italiana da numerosi decenni, è riconosciuto giuridicamente in Italia solo nel 2017, con l’approvazione della riforma che lo interessa, che ne definisce i confini e ne ricostruisce le fondamenta giuridiche, con l’obiettivo di costruire un nuovo welfare partecipativo, valorizzare lo straordinario potenziale di crescita e occupazione dell’economia sociale e delle attività svolte dagli enti del Terzo del settore.

In particolare si osserva che la società toscana è storicamente segnata da un autonomo protagonismo, civile e solidale, di carattere comunitario, in cui il senso di responsabilità promosso volontariamente dai singoli cittadini verso il bene comune ha generato forme organizzative sempre più strutturate.

La riforma ha apportato una visione nuova rispetto alle attività di interesse generale, sulla base del principio di sussidiarietà c.d. orizzontale, stabilito in Costituzione, con il riconoscimento agli Enti del Terzo settore (ETS) di un ruolo attivo e corresponsabile nella programmazione e nello sviluppo delle politiche pubbliche, che la stessa Regione Toscana abbraccia con la massima sollecitudine approvando, prima in Italia, una legge regionale che definisce le modalità del coinvolgimento attivo degli ETS nell’esercizio delle funzioni regionali di programmazione, indirizzo e coordinamento e nella realizzazione di specifici progetti, di servizio o di intervento, finalizzati a soddisfare bisogni della comunità regionale (Legge regionale 65 del 22 luglio 2020 - Norme di sostegno e promozione degli enti del Terzo settore toscano).


La Regione Toscana, inoltre, con la Legge regionale 53 del 28 dicembre 2021, recante Norme per l'esercizio delle funzioni amministrative in materia di Registro Unico Nazionale del Terzo Settore in Toscana, in attuazione di quanto previsto dal D.lgs n.117/2017 (CTS) e dal Decreto ministeriale 106/2020, ha voluto dare continuità al ruolo funzionale dei Comuni capoluogo e della Città metropolitana, secondo l’assetto amministrativo già presente in Toscana a partire dalla Legge regionale 22/2015 che vede un coinvolgimento attivo delle Autonomie locali, sulla base del principio di sussidiarietà c.d. verticale.

L’impegno degli Enti del Terzo settore tende verso l’idea di una società dove tutti abbiano diritto a ricercare un miglioramento delle proprie condizioni, aspirazioni e desideri con pari opportunità per tutte e tutti.

E in quest’ottica possiamo dire con parole tratte dalle Linee Guida per la Riforma del Terzo settore: "lo chiamano terzo settore ma in realtà è il primo. Esiste un’Italia generosa e laboriosa che tutti i giorni opera silenziosamente per migliorare la qualità della vita delle persone. È l’Italia del volontariato, della cooperazione sociale, dell’associazionismo no-profit, delle fondazioni e delle imprese sociali. Un settore che si colloca tra lo stato e il mercato, tra la finanza e l’etica, tra l’impresa e la cooperazione, tra l’economia e l’ecologia, che dà forma e sostanza ai principi costituzionali della solidarietà. E che alimenta quei beni relazionali che, sopratutto nei momenti di crisi, sostengono la coesione sociale e contrastano le tendenze verso la frammentazione e disgregazione del senso di appartenenza alla comunità nazionale".

Condividi
Aggiornato al:
19.12.2023
Article ID:
182415711