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Piano Regionale Agricolo Forestale (PRAF)

Il Piano Regionale Agricolo Forestale (PRAF) programma e realizza, in attuazione della Legge Regionale 24 gennaio 2006, n. 1 "Disciplina degli interventi regionali in materia di agricoltura e di sviluppo rurale", l'intervento della Regione in tale settore con le finalit di concorrere a consolidare, accrescere e diversificare la base produttiva regionale e i livelli di occupazione in una prospettiva di sviluppo rurale sostenibile.
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Integrazioni al Praf per l'anno 2017

La Regione Toscana, con la delibera di Giunta regionale n. 699/2017 ha attivato ulteriori misure / azioni del Praf: A.1.2.l, A.1.6.a, A.1.6.d, A.1.14.b, A.1.20.a, A.1.22.a, A.1.24.b, A.1.24.d, A.1.24.q, A.2.5.a, A.2.6.b, A.2.8.a, A.2.9.a, D.2.4.d, D.2.8.a, D.3.2.a, F.1.15.b, F.1.20.a, F.1.21.a, F.1.27.a, F.1.27.b, F.1.28.a, F.1.29.a e F.1.30.a, approvandone le schede attuative di misura per il 2017 (allegato A della delibera) e stabilendo gli importi finanziari per ciascuna misura.

Con la delibera n. 503 del 15 maggio 2017, la Regione ha

  • integrato la misura D.2.4 "Previsione, prevenzione e lotta agli incendi boschivi" azione b "Contributi ai soggetti convenzionati" per l'importo di euro 1.400.000 euro
  • aggiornato la tabella inerente le risorse finanziarie delle misure A1.15, A.1.19, D.2.4, D.2.5, F.1.21, F.1.26

Con la delibera n. 401 del 18 aprile 2017 la Regione ha attivato le misure / azioni del Praf  A.1.15.c, A.1.19.a, D.2.4.b, D.2.5.a, F.1.21.a, F.1.26.a,  approvando le relative schede attuative di misura per il 2017 (allegato A della delibera) nonchè le risorse disponibili per ciascuna di esse.
 

Elenco misure attivabili dal PRAF 2012-2015 ►►
L'elenco può essere integrato con nuovi interventi individuati dalla Giunta regionale. In ogni caso una misura o una azione è attivata solo se è stata approvata la relativa scheda di attuazione (allegato C della delibera di attuazione) e se sono stanziate risorse (allegato B della delibera di attuazione)


Il Piano Regionale Agricolo Forestale (PRAF) è stato approvato con Delibera di Consiglio Regionale 24 gennaio 2012, n. 3 ed è stato pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione Toscana (BURT), parte seconda n. 6 dell' 8 febbraio 2012, supplemento n. 28.

Il Piano Regionale Agricolo Forestale (PRAF) programma e realizza, in attuazione della Legge Regionale 24 gennaio 2006, n. 1 "Disciplina degli interventi regionali in materia di agricoltura e di sviluppo rurale", l'intervento della Regione in tale settore con le finalità di concorrere a consolidare, accrescere e diversificare la base produttiva regionale e i livelli di occupazione in una prospettiva di sviluppo rurale sostenibile.

Tali finalità si realizzano attraverso il sostegno al miglioramento della competitività e multifunzionalità aziendale, al reddito agricolo e alle produzioni di qualità, il sostegno al mantenimento e miglioramento della qualità ambientale e paesaggistica delle zone rurali, la diversificazione dell'economia rurale e la qualità della vita nelle zone rurali, e sono perseguite mediante la promozione e la valorizzazione delle risorse endogene regionali, del sistema delle imprese agricole, delle realtà istituzionali, funzionali, economiche ed associative locali, dei fattori di competitività regionale finalizzati allo sviluppo rurale, all'innovazione tecnica, tecnologica, organizzativa e finanziaria, alla promozione delle produzioni agroalimentari, allo sviluppo delle filiere agroindustriali e alla tutela dell'ambiente, dell'imprenditoria giovanile e femminile, delle produzioni tipiche e di qualità, del territorio rurale, dell'integrazione tra le attività agricole e le altre attività economiche locali.

Il PRAF è il documento programmatorio unitario che realizza le politiche economiche agricole e di sviluppo rurale definite dal Programma Regionale di Sviluppo (PRS) e specificate nel documento di programmazione economico finanziaria (DPEF) assumendone le priorità, perseguendone gli obiettivi ed applicandone i criteri di intervento per il periodo di riferimento, nel rispetto degli indirizzi di politica agricola comunitaria e nazionale ed in linea con il criterio della gestione flessibile delle risorse finanziarie.

Il PRAF è articolato nelle seguenti cinque sezioni:

  • Sezione A: Agricoltura e Zootecnia
  • Sezione B: Pesca marittima e acquacoltura
  • Sezione C: Gestione faunistico – venatoria
  • Sezione D: Foreste
  • Sezione E: Pesca acque interne

Il PRAF si raccorda con gli strumenti di programmazione previsti dalla normativa comunitaria, in particolare con il Programma di Sviluppo Rurale (PSR), e con gli strumenti della programmazione negoziata, costituisce il documento programmatorio di recepimento per gli strumenti di programmazione nazionale ed interregionale operanti nel settore ed il documento programmatorio di riferimento per i piani e i programmi degli enti locali e delle autonomie funzionali in materia di agricoltura e di sviluppo rurale, anche ai fini dell'accesso ai finanziamenti regionali ed al fine di favorire il coordinamento degli interventi degli enti locali medesimi.

Il PRAF è approvato ed attuato in conformità a quanto previsto dalla legge regionale 11 agosto 1999, n. 49 (Norme in materia di programmazione regionale).

Per quanto stabilito dalla l.r. 1/06 il PRAF integra al suo interno gli strumenti di intervento settoriali che erano vigenti nella precedente programmazione. Tali strumenti, di cui si riporta successivamente una breve analisi e che sono oggi riunificati nel PRAF, sono:
 

  • Piano Agricolo Regionale 2008 - 2010 (PAR);
  • Programma Forestale Regionale 2007 - 2011 (PFR);
  • Piano faunistico venatorio 2007 - 2010 (PFVR);
  • Piano per la Pesca marittima e l'acquacoltura 2007 - 2010;
  • Piano per la pesca nelle acque interne 2007 - 2012.

Il Piano è strutturato in una parte generale, trasversale a tutti i comparti, di riferimento per il quadro conoscitivo, l'analisi delle criticità e opportunità, l'individuazione degli obiettivi generali e specifici, e nelle sezioni specifiche per singolo comparto.

Il Piano Regionale Agricolo Forestale viene pertanto ad essere il documento di riferimento per tutte le strategie di intervento del comparto agricolo e forestale, nonchè l'unico Piano di erogazione finanziaria, finanziato con fondi regionali e nazionali e coordinato con le risorse europee.

 

Il documento di attuazione annuale

Il Piano Regionale Agricolo Forestale individua una serie di misure e azioni di intervento attraverso cui sono attuate le politiche regionali in agricoltura (intesa quale insieme dei comparti agricolo e zootecnico, della pesca marittima e delle acque interne, dell'acquacoltura, della caccia) e nelle foreste. Tali misure, definite sulla base delle necessità emerse dalle analisi e dalla concertazione condotta nel corso della redazione del Piano, sono volte a raggiungere i tre obiettivi generali ed i diciannove obiettivi specifici individuati dal Consiglio Regionale.
In linea con quanto stabilito dalla L.R. 49/99 (Norme in materia di programmazione regionale), dalla Decisione della Giunta Regionale n. 2/2011"Modello analitico per l'elaborazione, il monitoraggio e la valutazione dei piani e programmi regionali ai sensi dell'articolo 10 della L.R. 49/99 e s.s.m.i", dalle specifiche leggi regionali settoriali, e dal capitolo 9 della Sezione contenutistica del PRAF, le misure definite dal Piano rappresentano linee programmatiche di intervento che necessitano di specifiche modalità di attuazione.

Tali modalità sono definite dalla Giunta Regionale con propria deliberazione approvata annualmente in cui sono definite le procedure di gestione e controllo del piano, le competenze dei diversi soggetti coinvolti nella programmazione, la ripartizione delle risorse tra le misure, le modalità per l'eventuale ripartizione tra gli Enti, ecc.

Per l'anno 2014 il PRAF è stato attuato, solo per alcune azioni aventi carattere di urgenza, con le seguenti delibere di Giunta Regionale:

  1. Delibera di Giunta Regionale 16 aprile 2014, n. 317
  2. Delibera di Giunta Regionale 12 maggio 2014, n. 390
  3. Delibera di Giunta Regionale 16 aprile 2014, n. 522


La struttura prevista per il documento di attuazione generale, ancora in fase di elaborazione, è la seguente:

  • Allegato A: procedure generali di attuazione, gestione, finanziamento e controllo del Piano;
  • Allegato B: Piano finanziario del PRAF - ripartizione delle risorse fra le misure e le azioni del Piano;
  • Allegato C: schede di attuazione delle misure e delle azioni del Piano.

In allegato B sono definite le linee di intervento del PRAF che sono attivate nell'anno di riferimento, ripartite in misure (approvate dal Consiglio Regionale) e, al loro interno, in azioni specifiche, ognuna con la dotazione finanziaria per l'anno in corso. Una singola misura può comporsi in una o più azioni. In allegato C sono riportate le schede attuative delle singole misure, con indicato il Settore che ha provveduto alla definizione della scheda e Responsabile delle procedure di attuazione e delle attività successive. Secondo quanto stabilito dal PRAF le misure e azioni sono ripartite nelle specifiche sezioni per comparto (cinque).

La legge regionale 1/06 individua inoltre la necessità di stanziare apposite risorse per l'attuazione di nuovi interventi non previsti nell'ambito del Piano approvato dal Consiglio; tali interventi sono volti a rispondere a situazioni non prevedibili al momento della approvazione del Piano e pertanto alla necessità di rispondere in modo adeguato a nuove esigenze del mondo produttivo, per le quali la Giunta ritiene di non dover modificare il piano stesso; gli interventi, inoltre, possono essere indirizzati a rispondere a situazioni emergenziali che si dovessero presentare e che, per la loro stessa natura, richiedono tempi rapidi di risposta da parte della Pubblica Amministrazione.

In allegato B alla delibera di attuazione sono pertanto definiti gli stanziamenti finanziari per eventuali linee di intervento impreviste ed urgenti, mentre in allegato C sono riportate le relative schede attuative, con indicato il Settore che ha provveduto alla definizione della scheda e Responsabile delle procedure di attuazione e delle attività successive. Le schede riportano inoltre se si tratta di interventi imprevisti oppure urgenti e la coerenza con obiettivi generali e specifici del Piano.

La delibera di attuazione può essere modificata dalla Giunta Regionale nel corso dell'anno sulla base di esigenze derivate dalla variazione delle risorse finanziarie disponibili per il Piano, dalla comparsa di emergenze o di situazioni impreviste, da specifiche esigenze dei comparti. In tabella si riportano (a titolo esemplificativo) le misure e le azioni definite a luglio 2014 (le misure risultano attivate solo se è approvata una scheda in allegato C e la relativa ripartizione delle risorse in allegato B):






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08.08.2017
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177400