Nuova stazione ferroviaria AV Medioetruria

Il 3 novembre 2015 a Firenze, a conclusione dei lavori del tavolo tecnico, si svolto un incontro tra le due Regioni, le istituzioni locali e le Camere di Commercio territorialmente coinvolte, dove stato presentato il rapporto finale
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A luglio 2014, le regioni Toscana ed Umbria hanno sottoscritto un protocollo di intesa  per promuovere la realizzazione di una nuova stazione sul tracciato della Direttissima Roma-Firenze della linea Alta Velocità. Un progetto coordinato tra le due regioni che è già stato inserito nei rispettivi atti di programmazione infrastrutturale (per la Toscana il Priim).

Il nome della stazione sarà "Mediaetruria", sulla falsariga della stazione Mediopadana realizzata tra Bologna e Milano, ed avrà l'obbiettivo di intercettare una quota significativa dei circa 180 treni (90 coppie) che attualmente transitano sulla tratta, in modo da anticipare (o posticipare, a seconda della direzione) l'interscambio con la rete AV rispetto a Firenze.

Per valutare la fattibilità dell'opera ed individuare un percorso che garantisca l'avvio dei necessari studi di fattibilità, si è costituito un Tavolo Tecnico tra i rappresentanti delle due Regioni e RFI, con la partecipazione e il supporto specialistico di rappresentanti del mondo dell'Università e delle professioni.

Il tavolo è stato ufficialmente istituito all'inizio del mese di dicembre 2014 in un incontro svoltosi a Perugia e presenziato dagli Assessori competenti delle due Regioni interessate: Ceccarelli per la Toscana e e Rometti per l'Umbria.

A metà del mese di maggio 2015  si è tenuto un incontro del tavolo tecnico dove, alla presenza degli Assessori Ceccarelli e Rometti, i rappresentanti dei gestori dei servizi ferroviari (Trenitalia e NTV), hanno manifestato un discreto interesse per l'ipotesi avanzata.

I lavori del tavolo si sono concentrati sulla verifica dei punti di forza e di debolezza di cinque possibili localizzazioni per la nuova stazione AV "Mediaetrura", che presentino idonee caratteristiche di accessibilità, soprattutto multimodale, rispetto al bacino di traffico prevalente da servire.

Delle cinque ipotesi, due prendono in esame l'utilizzo dell'attuale infrastruttura e riguardano la stazione di Arezzo e la stazione di Chiusi-Chianciano Terme.
Altra ipotesi è invece quella di realizzare la stazione AV come nuova infrastruttura. E in tal senso sono state individuate tre possibili localizzazioni: a sud di Arezzo in loc. Rigutino, in Valdichiana in loc. Farneta Creti o a sud di Chiusi Scalo nella zona industriale.

Il 3 novembre 2015 a Firenze, a conclusione dei lavori del tavolo tecnico, si è svolto un incontro tra le due Regioni, le istituzioni locali e le Camere di Commercio territorialmente coinvolte, dove è stato presentato il rapporto finale.

Aggiornato al:
06.05.2016
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12963143